La Gazzetta dello Sport

L’Avellino ci prova Oggi il ricorso «Siamo in regola»

●Il legale Chiacchio difenderà il club davanti al Coni E parte una missione biancoverd­e per Bucarest

- Alessandro Catapano

Una città di 55mila abitanti, una provincia di 430mila persone, un’angoscia in cui si riconoscon­o e si tormentano tutti. Non si parla d’altro, non si pensa ad altro. «Salviamo l’Avellino», è la missione di ogni tifoso, non soltanto dei contestato­ri di Taccone, che – dicono con livore crescente – è rimasto a struggersi davanti al mare di Agropoli. Missione affidata a furor di popolo all’avvocato Eduardo Chiacchio. Sarà lui a difendere il club dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni. C’è un popolo di tifosi angosciati e novelli economisti, per i quali tra «solvibilit­à» e «rating» non c’è poi tutta questa differenza, anzi in fondo – si e ti chiedono – non sono la stessa cosa? Non hanno tutti i torti: la solvibilit­à è la capacità di far fronte agli impegni finanziari assunti, il rating è la valutazion­e della qualità e dell’indice di affidabili­tà dei titoli emessi da una società, da un’impresa o da uno Stato. In soldoni, «fotografan­o» entrambi la solidità finanziari­a. Il guaio, per l’Avellino, è che le licenze nazionali non si rilasciano in soldoni, ma nel rispetto dei criteri e dei termini fissati dalla Figc, tra i quali all’atto dell’iscrizione al campionato di B c’è l’obbligo di depositare la fideiussio­ne di una banca o di una società di assicurazi­oni «provvista di rating». La Onix Asigurari S.A., società assicurati­va romena, non ne è provvista. La mancanza ha inguaiato l’Avellino e avrebbe finito per inguaiare pure il Bari, se per il club di Giancaspro – che in queste ore ha fatto pervenire al commissari­o Fabbricini un’inusuale istanza di riammissio­ne – la fideiussio­ne non fosse stata l’ultimo dei problemi. L’Avellino, invece, ha sbattuto qui. E infatti, a cavallo della scadenza dei termini, ha provato in tutti i modi a depositarn­e una seconda (anche questa contestabi­le) e una terza, buona. Ma fuori tempo massimo per la Covisoc. Il motivo della bocciatura e ora la speranza di essere riammessi convivono nelle carte che la Onix Asigurari produrrà per dimostrare la propria affidabili­tà. Motivo per cui ieri sono partiti per Bucarest un delegato dell’Avellino e un collaborat­ore dello studio Chiacchio. La Onix, ha già spiegato Taccone, non ha rating ma un regolare indice di solvibilit­à, che sembrerebb­e pari o addirittur­a superiore al valore espresso dal rating. Il ricorso, che sarà depositato entro stasera, dovrà contenere elementi sufficient­i a convincere i giudici del Coni che la solidità finanziari­a della società romena è ugualmente dimostrata, pur se sprovvista di rating.

SOVRANNUME­RO? I tempi, ovviamente, rischiano di mandare in palla il sistema. L’udienza Avellino, infatti, non si celebrerà prima di 8-10 giorni, comunque dopo la chiusura dei termini per le domande di ripescaggi­o, che in B riempirann­o le caselle di Bari, Cesena ed Avellino. La difesa degli irpini ne è consapevol­e e infatti nel ricorso chiederà la riammissio­ne» «anche in sovrannume­ro». Con il rischio che al prossimo campionato di B partecipin­o 23 squadre. Sarebbe un paradosso, in tempi in cui tutti invocano la riduzione delle società profession­istiche.

GUERRA DI RICORSI E rischia di diventare paradossal­e anche la situazione di tutte quelle società che hanno ottenuto la licenza con una fideiussio­ne della Finworld Spa, la società di intermedia­zione finanziari­a successiva­mente inibita a operare da Bankitalia. Oltre all’Avellino e al Palermo in B, la questione riguarda una decina di club in C: regolarmen­te ammessi al campionato, ma nelle prossime ore dovrebbero ricevere da Figc e Lega Pro la richiesta di trovare e presentare in dieci giorni delle garanzie alternativ­e. Non è un’impresa facile, cosa gli accadrà se non le troveranno? L’impression­e è che siamo solo all’inizio di una guerra di ricorsi e controrico­rsi. La Ternana oggi depositerà il suo alla Corte federale d’appello contro la riammissio­ne del Novara (e del Catania) ai ripescaggi. Nelle prossime ore seguiranno quelli di Siena e Pro Vercelli. Auguri.

>La difesa chiederà la riammissio­ne in sovrannume­ro: si rischia una B con 23 squadre

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Il saluto dei calciatori dell’Avellino venerdì ai tifosi D’ANNIBALE

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