Era destino che indossasse il rossonero Già 11 anni fa Gonzalo si era promesso a Braida
C’è sempre un Ronaldo nel destino tra Gonzalo Higuain e il Milan. Nel gennaio del 2007 il Pipita sbarca a Madrid dopo aver invano promesso il suo sì ai rossoneri nell’autunno 2006: qualche settimana dopo, l’allora a.d. milanista Adriano Galliani si consola, strappando ai Blancos proprio il Fenomeno. Undici anni più tardi il centravanti argentino sceglie i rossoneri dopo l’approdo di Cristiano Ronaldo alla Juventus e (al di là delle coincidenze stellari) è curioso che la prima grande opportunità europea per Gonzalo fosse targata Milan. L’episodio è riferito ad uno dei tour di Ariedo Braida in Sudamerica. Il direttore sportivo degli anni d’oro berlusconiani adocchia il giovane centravanti del River Plate (ancora diciottenne) ed organizza un incontro con la famiglia Higuain. Ci sono papà Jorge e il fratello Nicolas, in compagnia degli agenti Simonian e Recasens. La chiacchierata è positiva e l’entourage del Pipita fa scattare il semaforo verde, ma è solo una vittoria di tappa. Il River ha già ceduto la metà del cartellino ad un fondo, così il conto sale in fretta. La proposta milanista di 6 milioni viene presto sorpassata dal Real targato Italia. Il tecnico Fabio Capello e il manager Franco Baldini giurano sulle qualità di Gonzalo. Alla fine gli spagnoli chiudono quasi per 18 milioni tra annessi e connessi e in via Turati sono costretti a cambiare strategia: invece di puntare sulla giovane promessa dirottano quell’investimento sullo stagionato fuoriclasse brasiliano, costato 7,5 milioni.
LA MOSSA DI LEO Nell’immediato tutto va a meraviglia, sotto la guida di Ancelotti ad Atene il Milan conquista la sua ultima Champions League. Poi, il lento declino a dispetto dei centravanti di razza come Ibrahimovic e Inzaghi, mentre la giovane promessa Pato si ferma a metà strada. Stavolta è toccato a Leonardo convincere il Pipita a sposare il progetto di Elliott: ha faticato un po’ ma solo per comprensibili aspetti economici. Adesso tutti sperano che Higuain arrivi al momento giusto per indicare la via del gol ai suoi nuovi compagni. Le sue prime immagini milanesi dimostrano con quanta voglia abbia intrapreso il percorso rossonero. Anche perché il primo amore non si scorda mai.