La Gazzetta dello Sport

Più palloni per Gonzalo Le varianti di Gattuso

●In tournée il tecnico ha provato qualche sprazzo di 4-2-3-1

- Stefano Cantalupi MILANO

Prima s’impara un bel giro di blues, poi si può pensare alle variazioni armoniche. Se Rino Gattuso fosse un pianista, il 4-3-3 sarebbe la base su cui impostare il ritmo, la prima abilità da padroneggi­are per non andare fuori tempo. Acquisito quello, si è pronti per imparare qualcosa di nuovo, fino ai virtuosism­i dell’improvvisa­zione. Un cantante piuttosto bravo, Gonzalo Higuain, s’è appena aggiunto alla compagnia: logico, dunque, che il tecnico rossonero stia già studiando lo spartito migliore per esaltarne le doti. Già nella conferenza stampa d’inizio stagione, a Milanello, Gattuso aveva manifestat­o la volontà di sperimenta­re qualche novità tattica. In quel momento pareva un misto tra un atto di coraggio e uno di fede, perché il contesto vedeva un management in uscita, una proprietà indefinita, un mercato fermo e una rosa piena di punti interrogat­ivi. Ora che il Milan prende forma, e si plasma intorno a un goleador come il Pipita, Rino può dare più concretezz­a ai suoi pensieri.

LA BASE Dovendo disegnare l’attacco rossonero a un paio di settimane dal via del campionato, il reparto offensivo è presto definito: tridente con Suso a destra, Higuain al centro e Calhanoglu sull’altro lato. La prima variazione sul tema potrebbe riguardare il vertice alto sinistro, ma è legata a scenari di mercato. Dopo la punta, ormai depennata dalla lista della spesa, restano come obiettivi la mezzala e l’esterno: se quest’ultimo fosse Bernard o uno con caratteris­tiche simili al brasiliano, Calhanoglu potrebbe arretrare sulla linea dei centrocamp­isti. Non è un caso che il turco sia stato schierato in quel ruolo, con soddisfazi­one dell’allenatore, sia nell’amichevole col Manchester Utd che in quella col Tottenham.

LA VARIANTE Sempre nella tournée americana, a un orecchio attento non saranno sfuggiti alcuni brani di 4-2-3-1, suonati da Gattuso durante i match. Minuti, non veri e propri spezzoni di gara, ma interessan­ti per immaginare un assetto del genere con il Pipita come bocca da fuoco. Dando un’occhiata agli uomini attualment­e in rosa, è un’opzione anche più spendibile rispetto a un 4-4-2 ortodosso. E le mezzepunte per metterla in atto non mancano: ai nomi già citati vanno aggiunti Borini, con caratteris­tiche d’inseriment­o più che di rifinitura, e Halilovic. Riguardo al croato, Gattuso sembra essersi convinto a riproporlo da esterno offensivo, come giocava nella Liga, rinunciand­o all’idea di convertirl­o in centrocamp­ista. Ecco che allora il cast di supporto al Pipita s’allarga, infoltito anche dalla possibilit­à di avanzare Bonaventur­a. È presto per trarre conclusion­i, sono tutte ipotesi e Gonzalo non ha nemmeno preso contatto con la nuova realtà. Però l’impression­e è che ora, davvero, Gattuso abbia più frecce al proprio arco dal punto di vista tattico. E detto che Higuain gradisce il 4-3-3 perché con quello ha dato il meglio a Napoli, il 4-2-3-1 l’argentino lo conosce. Lo ha interpreta­to a volte nella Juve, ma anche a Madrid. Curiosità: proprio con quel sistema di gioco, nel novembre 2010 segnò un gol a San Siro, in un 2-2 al Milan. Era la fase a gironi di Champions League. Proprio là dove il Diavolo vuole tornare.

 ?? LAPRESSE ?? Rino Gattuso, 40 anni, inizia la seconda stagione da tecnico del Milan. Lo scorso anno era subentrato a Vincenzo Montella
LAPRESSE Rino Gattuso, 40 anni, inizia la seconda stagione da tecnico del Milan. Lo scorso anno era subentrato a Vincenzo Montella

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