Il Brasile non va più di moda E se parte anche Jesus...
● Emerson, Alisson, Peres, Gerson e Castan sono andati via Restano il difensore e Fuzato a difendere l’amore nato da Falcao
Sono passati quasi 40 anni (38 tra una settimana, per la precisione) da quando Paulo Roberto Falcao sbarcò a Roma. E per molti da quel 10 agosto 1980 la storia giallorossa cambiò per sempre. E cambiò grazie a quel brasiliano che avrebbe portato un nuovo modo di fare calcio a Trigoria. Conquistò Roma e la capitale si innamorò dei colori di Rio e delle altre città brasiliane.
I CAMPIONI Un legame che sembrava indissolubile e così è stato per molto tempo: la squadra campione del 2001 aveva Cafù, Zago, Assunçao, Aldair ed Emerson, mentre l’ultima capace di portare una coppa a Trigoria, nel 2008, era con Doni, Julio Sergio, Taddei, Juan, Mancini e Cicinho. Dieci anni dopo la storia si è ribaltata, anche perché Monchi preferisce giocatori europei. È arrivato Fuzato, il 3° portiere, Malcom ci ha ripensato prima di salire sull’aereo per Ciampino, mentre Jesus, che per sentire meno la nostalgia ha creato sui social un compagno brasiliano di nome Eugenio, fa i conti con la corte del Torino. Mazzarri lo vuole, lui invece, almeno per ora, resiste e prova a giocarsi le sue carte con Di Francesco. Marcano, però, sta convincendo e il prossimo anno lo spazio per l’ex Inter potrebbe essere poco. E allora ci sono ancora due settimane per vedere se davvero, a Trigoria, la colonia brasiliana sarà solo un ricordo.
L’ESODO Emerson, a gennaio, è andato al Chelsea, Bruno Peres è al San Paolo, Gerson a Firenze e Castan ha rescisso il contratto. Contratto che, per ora, non ha firmato Falcao: nei giorni scorsi si era diffusa la voce che nel club, con un ruolo di rappresentanza, ci sarebbe stato posto per lui, ma da Trigoria sono arrivate secche smentite. I tifosi, però, se lo augurano. E sognano un po’. Proprio come quel 10 agosto 1980.