BONUCCI IL RITORNO DEL FIGLIOL PRODIGO «QUESTA È CASA MIA»
Applausi e fischi per Leo a Torino. Allegri: «Giocatore importante, non è cambiato». E Rugani rimane
Il ragazzo che ha vissuto due volte ha gli occhi stanchi e il viso provato dal fuso e dal subbuglio degli ultimi giorni, ma vuole vivere tutto fino in fondo. «Era difficile da pensare ma bello da realizzare. È stata una giornata emozionante. La Juventus è casa mia è sono felice di essere tornato». Sono le 14.15 quando Leonardo Bonucci esce dal J-Medical e si mostra ai pochi tifosi presenti (una ventina circa): niente uscita secondaria, come era accaduto all’arrivo dall’aeroporto, il difensore di nuovo bianconero si presta ad autografi e selfie in un clima disteso. Ha scelto lui di rompere subito il ghiaccio, di non sottrarsi al confronto con la vecchia tifoseria, che non l’ha ancora del tutto perdonato per la fascia da capitano del Milan indossata per un anno e per l’esultanza dopo la rete segnata ai bianconeri a fine marzo, il giorno del ritorno da avversario allo Stadium.
L’IMPORTANZA DI LEO Quella sera durante le interviste post partita Gigi Buffon disse scherzando: «Leo è stato tempista in occasione del gol, voleva rimanere in un’ultima foto tutti e quattro insieme». Il portiere nel frattempo è andato al Psg, dove avrebbe potuto seguirlo l’amico difensore, ma la voglia di Juve di Bonucci ha avuto il sopravvento su tutto il resto. Ci saranno foto di gruppo della vecchia BBC bianconera, senza Buffon ma con il trio difensivo Barzagli-Bonucci-Chiellini, tutti ai vecchi posti di combattimento. Dall’America, dove il giocatore era in tournée con il Milan fino a poche ore fa, è arrivata la benedizione di Massimiliano Allegri: «Bonucci è un giocatore importante, rientra da noi dopo un anno, non è assolutamente cambiato. Dispiace per Caldara, il mercato ci ha obbligato a fare questa scelta».
GLI SCONTENTI Bonucci ha già preso i fischi degli juventini da rossonero e sa che ne arriveranno ancora, ma poco importa. Ieri, quando intorno alle 17 ha varcato il cancello della Continassa, dai circa 50 presenti sono arrivati applausi ma anche alcuni accenni di disapprovazione. Qualcuno lo ha invitato ironicamente a sciacquarsi la bocca, con riferimento alla sua solita esultanza, molti altri hanno urlato il suo nome.
DA OGGI AL LAVORO «E Bonucci dov’è?», cantavano provocatoriamente gli ultrà bianconeri davanti al J-Medical il giorno delle visite di Cristiano Ronaldo. Giusto una quindicina di giorni più tardi ecco Leo sbuffare sullo stesso tapis roulant, fotografato con la stessa canottiera traforata di CR7, quella che si usa quando si fa l’elettrocardiogramma sotto sforzo. Il difensore LEONARDO BONUCCI SUL RITORNO ALLA JUVENTUS è stato sottoposto a tutti i controlli di rito sotto la supervisione di Claudio Rigo, responsabile dello staff medico dell Juventus. Bonucci era arrivato al J-Medical direttamente dall’aeroporto di Caselle, dopo una nottata passata in volo per rientrare da Minneapolis via Amsterdam. Alla Continassa, dove è passato solo per salutare, ha trovato facce note e volti nuovi: da questa mattina inizierà ad allenarsi con Dybala, Cuadrado, Bentancur, Douglas Costa e Cristiano Ronaldo. Gli amici Chiellini e Barzagli li ha sentiti via WhatsApp e li rivedrà tra qualche giorno, quando rientreranno dalla tournée negli States insieme al resto della squadra.
ERA DIFFICILE DA PENSARE, MA BELLO DA REALIZZARE
BENTORNATO Leo ha lasciato il centro sportivo intorno alle 18, ma il suo ritorno a casa è stato ufficializzato solo in tarda serata: «Bentornato Leo - ha scritto la Juventus sul suo sito -. Dodici mesi fa ti salutavamo e ti ringraziavamo, ora siamo pronti a
vivere di nuovo insieme le grandi sfide che ci attendono». Bonucci è stato valutato 35 milioni: tra Juventus e Milan c’è stato uno scambio alla pari con Mattia Caldara. Ha firmato un contatto di 5 anni a 5 milioni di euro (più bonus) all’anno. Pur di tornare a casa, ha accettato una pesante riduzione dell’ingaggio (al Milan guadagnava 10 milioni di euro all’anno, bonus compresi). Verrà presentato nei prossimi giorni. E il numero di maglia? La 19, che alla Juventus è stata sua per 7 anni, adesso è sulle spalle di Mattia Perin, acquistato in estate dal Genoa. I due sono compagni di Nazionale e hanno un ottimo rapporto. Perin potrebbe seguire l’esempio di Cuadrado, che ha ceduto la sua 7 a Ronaldo.