La Gazzetta dello Sport

Europei di nuoto Gli azzurri 4x100 puntano al podio

●L’olimpionic­o è il perno, Ilaria ha la grande occasione nei 400 misti, Simona punta a 800 e 1500. Tanti azzurri da podio

- Stefano Arcobelli INVIATO A GLASGOW (SCOZIA)

Quante medaglie? Quante finali? Su 45 azzurri in gara almeno la metà è da primi 8 come dice la stagione. Pur senza Detti, Martinengh­i e Silvia Di Pietro in recupero da infortuni, la squadra è di spessore tecnico come dimostra il ranking europeo: 13 azzurri si trovano nelle prime 3 posizioni, 22 nelle prime 8, e 15 nelle prime 15. Mancherann­o gli ori «sicuri» degli iridati Detti e Pellegrini, nelle staffette potrebbe emergere qualche carenza ma «rimanendo con i piedi per terra — spiega il ct Butini —, saremo protagonis­ti». Gli ultimi due bottini tra gli Europei 2014 di Berlino (di metà quadrienni­o olimpico come questi, di solito i più difficili) fruttarono 15 medaglie, i precedenti londinesi — pre Giochi di Rio — ben 17 podi. Gregorio Paltrinier­i e Simona Quadarella saranno le carte d’oro nel mezzofondo, difendere il titolo dei 100 sl di Luca Dotto è più problemati­co ma con un asso in più da calare: Miressi. Il resto è un range ampio di azzurri da finale e probabili podi.

STAFFETTE MISTE A dare spessore a questa spedizione dovrebbero essere non solo le due punte del mezzofondo ma anche le staffette miste: in tutti gli stili infatti questa Italia è attrezzata per fare un figurone: dal dorso di Sabbioni e di Margherita Panziera chiamata a dare continuità alla sua stagione della svolta e della continua crescita testimonia­ta dal muro infranto nei 100 al record nei 200 in 2’07” che oggi virtualmen­te le varrebbe il bronzo. Ma anche a rana con il mestiere di Scozzoli e la voglia di tornare in auge di Arianna Castiglion­i le prospettiv­e sono rosee: sia nei 50 che nei 100. La specialità più tecnica ripropone anche un Luca Pizzini che nei 200 difende il bronzo di due anni fa a Londra. Impresa che si fa più complicata per capitan Federico Turrini, bronzo nei 400 misti, che a livello femminile offriranno a Ilaria Cusinato l’occasione della medaglia e poi di tentare la doppietta nei 200, la sua principale specialità.

FARFALLE Anche le farfalle sono pronte a planare: tra gli uomini Piero Codia e Matteo Rivolta hanno nei 100 un competitor come Federico Burdisso, nato nel 2001, più duecentist­a e uno degli ultimi migliori talenti affinati proprio in Inghilterr­a. Tra le donne Ilaria Bianchi, medagliata uscente, ed Elena Di Liddo, alla sua miglior stagione, nei 100 promettono battaglia, così come nei 200 Alessia Polieri che due anni fa pescò a Londra la qualificaz­ione olimpica per Rio. Ora si lavora per Tokyo, dove avremo Gabriele Detti, campione uscente dei 400 sl e iridato degli 800 sl (toccherà al deb Domenico Acerenza tentare la sorpresa in una specialità che il lucano ha già nuotato in 3’46”) e Nicolò Martinengh­i, primatista italiano dei 100 rana che qui avrebbe potuto entrare nel club dei 58”. Così come sarebbe servita Di Pietro alla staffetta veloce rosa di oggi. Non chiediamo miracoli a Fede.

LE PROSPETTIV­E Le assenze di Martinengh­i, Detti e Di Pietro sono pesanti ma c’è almeno metà della squadra da finale

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