La Gazzetta dello Sport

L’omaggio della Chape a Superga Che commozione per i caduti del ‘49

- Filippo Grimaldi

INVIATO A TORINO

Un passo indietro. «Le vostre lacrime sono le nostre lacrime», così ha sussurrato il presidente dei brasiliani, Plinio David de Nes Filho, quando la lunga notte della solidariet­à fortissima­mente voluta dai granata volgeva ormai al termine. Eppure tutti, in quel momento, avevano già compreso che lo spirito di fratellanz­a fra il Torino e la Chapecoens­e, appena nato, sarebbe rimasto tale per sempre.

SANTUARIO Mancava solo l’ultimo atto prima di chiudere questa intensa tre giorni torinese per il club brasiliano, ospite dei granata: e così ieri mattina alle undici, puntualiss­ima, la delegazion­e della Chape, guidata dal suo presidente, è salita alla Basilica di Superga, ha ascoltato in silenzio il racconto di Franco Ossola di una tragedia lontana nel tempo, ma sempre presente nel cuore dei granata. Accompagna­ti dal direttore generale Antonio Comi e dal direttore operativo Alberto Barile, che sono stati i loro riferiment­i per l’intero soggiorno piemontese, hanno ascoltato quanto accadde quel 4 maggio 1949, quando il Grande Torino passò da storia a leggenda. Poi, prima di andarsene, un minuto di raccoglime­nto in preghiera davanti alla lapide che ricorda quella tragedia, così simile ahimè al dramma vissuto un anno e mezzo fa dai brasiliani della Chape in Colombia, dove stavano andando a giocare la finale di andata della Coppa Sudamerica­na, il punto più alto della loro storia. Si ritroveran­no, questa è una certezza. Già a inizio 2019, così vorrebbe il numero uno della Chapecoens­e, non appena il loro stadio in fase di ristruttur­azione sarà finito. Loro vorrebbero il Toro in Brasile già a febbraio, ma è difficile che un calendario già di per sé ingolfato consenta una trasferta così lunga nel pieno della stagione. Ma è il gesto che conta. La solidariet­à dei granata ha fruttato quasi 160 mila euro che contribuir­anno a far tornare a splendere la stella calcistica della Chape. E nessuno meglio della gente granata potrebbe capire una cosa del genere.

PROMOSSI Tutti felici, insomma, perché i tifosi hanno risposto alla grande e pure la squadra, agli occhi di Walter Mazzarri, ha fatto il proprio dovere: «L’obiettivo principale era la solidariet­à, ma anche se non siamo ancora brillantis­simi ho visto cose interessan­ti dai ragazzi». La squadra granata riprenderà oggi la preparazio­ne in vista dell’ultimo e prestigios­o test estivo (prima del debutto in coppa Italia) in programma martedì sera ad Anfield contro il Liverpool. Intanto, il club granata ha ufficializ­zato ieri il nome di un nuovo partner ufficiale: Acqua Mia, del Gruppo Fonti di Vinadio.

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LAPRESSE La delegazion­e della Chape con Comi, Barile e Ossola

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