«Temo Mazzarri, ma voglio partire col piede giusto»
● Di Francesco: «Olsen confermi l'ottimo mondiale» A centrocampo in tre per 2 posti
Non ci sarà Nzonzi, rimasto a Trigoria a lavorare con un programma personalizzato. E non ci saranno neanche Maxime Gonalons (ad un passo oramai dal prestito al Siviglia) e Diego Perotti, che nell’allenamento di venerdì pomeriggio ha riportato un problema alla caviglia. Di Francesco, però, ha talmente tante alternative di livello che non gli mettono certo ansia le assenze. A differenza, invece, del Torino. Quello sì un po’ d’ansia gliela mette addosso, perché il tecnico della Roma sa quanto è difficile giocare all’Olimpico e perché Mazzarri è sempre complicato da affrontare. «È una trasferta insidiosa, con un allenatore che sa preparare le partite in modo molto meticoloso – dice –. Noi, però, vogliamo partire benissimo».
IL CAMPIONATO Del resto, lo scorso anno fu proprio così, con la vittoria per 1-0 in casa dell’Atalanta (tra l’altro, prossima avversaria dei giallorossi). Di Francesco si accontenterebbe anche di una vittoria di misura, ci mancherebbe altro. Anche perché il Torino è una squadra diversa da quella della scorsa stagione. «Tutta la Serie A è cresciuta, dalla Juventus di Cristiano Ronaldo alle ultime della classe. Sono cresciute anche tutte quelle che ci sono finite dietro nella scorsa stagione. Mi viene in mente il Torino, la Lazio e la Fiorentina». E in un mercato in cui si sono dette tante cose («Si è parlato di Modric, Vidal e Milinkovic, ma anche noi abbiamo parlato di Messi», dice scherzando il tecnico giallorosso), Di Francesco è soddisfatto: «Sono state fatte delle scelte, anche come cessioni. Abbiamo messo dentro tanti giocatori, ma più di quantità parlerei di qualità, anche se qualcosa ci è sfuggito».
LE SCELTE Si parte da Olsen, sarà lui il titolare. «Non è facile sostituire Alisson, uno dei migliori al mondo. Robin ha delle qualità e spero che le mostri anche qui, come al Mondiale». Poi De Rossi in regia, ovviamente. «Può anche coesistere con Nzonzi, vedremo strada facendo, anche se per caratteristiche tecniche si può anche creare un dualismo tra i due». E po ci sarà Florenzi, che ripartirà da terzino destro, in attesa della crescita di Karsdorp. «Rick è rientrato bene, è in crescita, anche se non è ancora al top. Florenzi oggi lo ritengo ancora un terzino, sapendo però che può ricoprire anche il ruolo di attaccante, seppur con caratteristiche differenti da quelle che di solito richiedo ad un esterno». I dubbi, invece, sono in mezzo al campo, con tre giocatori (Pastore, Cristante e Strootman) per due maglie. «Pastore e Cristante sono entrambi in ottime condizioni, anche se sono differenti come giocatori. Dei due Pastore può fare anche il trequartista, Cristante è più centrocampista. A Torino potrebbero giocare tutti e due o anche uno solo». del resto, con 28 giocatori in rosa i dubbi saranno sempre tanti.