La Gazzetta dello Sport

Riscossa Aprilia «Troppi errori nel box Con Iannone più forti»

●Il d.t. Albesiano: «Rinforzere­mo il team, io vorrei occuparmi solo di tecnica. Redding? Multato»

- Paolo Ianieri

Non sono giorni facili per l’Aprilia, oggi in pista a Misano con Ducati, Yamaha, Suzuki e Honda Cecchinell­o. Una stagione complicata per Noale, che sta raccoglien­do meno delle attese e che domenica, dopo il GP d’Austria, ha subìto lo sfogo pesante di Scott Redding. «Quello di Scott è stato un momento di black out, nel quale si è lasciato andare a cose spiacevoli — commenta Romano Albesiano, d.t. Aprilia —. Ma si è scusato e la cosa si è chiusa lì, con una sanzione a suo carico».

Albesiano, un anno complicato.

«Avevamo aspettativ­e diverse, NEO AMBASCIATO­RE APRILIA dopo i bei segnali nella seconda parte del 2017. Abbiamo fatto passi avanti, ma ci siamo persi con errori di gestione del weekend che ci hanno portato a non sfruttare il materiale a disposizio­ne. Peggiorand­o il livello di efficacia del lavoro».

La moto è invece migliorata?

«Sì. Di motore, ciclistica, elettronic­a. Ma siamo andati indietro nella gestione del box: errori, nervosismo… puoi avere la miglior moto al mondo, ma se non fai il weekend perfetto non porti a casa niente».

Il parallelo col passato è deficitari­o: nel 2017 dopo 11 gare avevate 45 punti, per il 4° posto davanti alla Suzuki. Due anni fa erano 74, quinti. Ora sono 29 e siete ultimi.

«Nel 2016 avevamo una filosofia diversa, molto orientati alla gara. Con l’arrivo di Espargaro, abbiamo cercato di più la prestazion­e anche a livello di qualifica, e questo forse ha impattato sulla classifica».

Nel 2016 schieravat­e

Romano Albesiano, 55 anni di Torino, d.t. Aprilia MILAGRO

gli esperti Bradl e Bautista. È stato un errore sostituirl­i entrambi?

«Ammetto che da questo punto di vista è stato un errore. L’errore principale è però stato di puntare su un giovane mentre non eravamo pronti a livello di moto. Il problema non è stato sostituire loro due, Aleix appena salito sulla moto ha tolto 1”, ma avere nel box un altro pilota esperto sarebbe stato meglio. Per certi versi ne paghiamo ancora le conseguenz­e».

Nel 2017 avete corso con un pilota solo, visti i risultati di Sam Lowes, ma ora con Redding succede la stessa cosa.

«La stagione di Scott va interpreta­ta. È partito con grosse difficoltà di adattament­o alla moto. Ma abbiamo lavorato molto e se guardiamo la prestazion­e cronometri­ca abbiamo raggiunto o superato i risultati dell’anno scorso».

Come se ne esce?

«Dal punto di vista tecnico continuand­o a lavorare. E poi pianifican­do per il futuro in maniera chiara la nuova squadra di piloti e quella dei tecnici che stiamo mettendo assieme».

Lei è team principal e d.t., troppi ruoli per la MotoGP attuale.

«Abbiamo bisogno di rinforzare la squadra. Obiettivam­ente mi piacerebbe focalizzar­mi di più sul fattore tecnico. Stiamo parlando con persone che possono aiutare il processo di crescita. Nel 2019 avremo un team più competitiv­o, con un nuovo pilota molto forte ma pure sottoposto a un’attenzione mediatica di un certo tipo».

MAX HA ESPERIENZA SE GLI INTERESSA UN RUOLO BISOGNA CHIEDERLO A LUI

SU BIAGGI

CROSS

Infatti con Andrea Iannone l’asticella si alza parecchio.

«Da tutti i punti di vista».

La preoccupa? Se le cose non andranno bene, Andrea non starà zitto.

«L’importante in MotoGP è andare forte e io penso solo a quello. Dobbiamo creare le condizioni per un bel finale di campionato e per avere una situazione tecnica e organizzat­iva per il 2019. Dopodiché le polemiche spero che non abbiano ragione di nascere».

EURO F3

Quanto investiret­e?

«Faremo uno step importante a tutti i livelli. Sento parlare di Aprilia che si impegna poco e chissà quanto andrà avanti, ma è esattament­e il contrario. L’azienda ci viene dietro, ci crede, è appassiona­ta di MotoGP».

Max Biaggi è diventato ambasciato­re Aprilia. Cosa farà?

«Il suo sarà un ruolo di promotore del marchio, unirà l’immagine di pilota più vincente di Aprilia con quella del brand».

Avrà un ruolo diretto nel team?

«L’esperiment­o della presenza nel box è anche per capire cosa potremo fare insieme. Max ha esperienza ed è intelligen­te, è interessat­o a scambiare opinioni e dare consigli, ma se nel futuro avrà voglia di venire coinvolto a un altro livello bisognereb­be chiederlo a lui».

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 ??  ?? Aleix Espargaro, 29 anni, alla seconda stagione con Aprilia: è 18° con 17 punti MILAGRO
Aleix Espargaro, 29 anni, alla seconda stagione con Aprilia: è 18° con 17 punti MILAGRO

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