Rabbia Toro: quanti errori 34 gare macchiate in 2 anni
●La partita di domenica vissuta come l'ultima di una lunga serie di torti arbitrali
«Più che la prima giornata del nuovo campionato, sembrava la trentanovesima dello scorso anno». La battuta amara che girava nell’ambiente granata dopo l’arbitraggio contro la Roma, fa capire come il Torino non ritiene solo di aver subito un torto ad inizio stagione, ma che proseguano direzioni di gara che la società ritiene spesso inique. E che hanno radici anche più lontane del campionato scorso. Soprattutto quando sulla strada del Torino si imbattono fischietti che alla fine risultano sempre... sfortunati. Tra questi, statistiche alla mano, c'è sicuramente Massa, che domenica era addetto al Var. Da arbitro invece sempre nella prima giornata di un anno fa, a Bologna, annullò ai granata un gol regolare. Secondo le statistiche lo scorso anno furono ben 17 le partite che il Toro ritiene essere state macchiate da errori arbitrali: 3 rigori a favore negati, 3 rigori contro ingiusti, 1 gol regolare tolto, 5 espulsioni a favore ignorate, 2 espulsioni contro ingiuste, 2 reti altrui assegnate ingiustamente. E se si passa alla stagione 2016-2017, il refrain non cambia. Sempre 17 partite macchiate da errori, tra cui 7 rigori a favore ignorati, 2 rigori contro ingiusti, 3 espulsioni a favore ignorate, 1 espulsione contro ingiusta, 1 gol valido annullato...
CHE NUMERI Secondo la rilettura delle classifiche sulla base degli errori subiti, il Torino finisce spesso tra le più penalizzate. Lo scorso anno addirittura penultima dopo la Spal. Negli anni, crescendo le ambizioni sono cresciuti anche i rimpianti e la sensazione di non ricevere trattamenti equi. L'uso — e il non uso — della Var in molti episodi dello scorso anno hanno creato polemiche. Cominciò Mihajlovic a sottolineare di «non essere stato fortunato contro Bologna», e proseguì le lamentale durante la stagione. Mazzarri, che subentrò, non fu da meno. E alla fine la lista vide comprendere le gare contro Samp, Chievo, Genoa, Juve, Cagliari, Benevento, Milan, Spal, Fiorentina... Con alcuni direttore di gara «recidivi» come Calvarese e Rocchi.
DUE MISURE A Mazzarri poi non va giù che quando è lui a protestare spesso finisce espulso: in altri casi le proteste hanno portano invece a rivedere le immagini. Accadde ad esempio nel marzo scorso quando Gavillucci non vide il mani di Ansaldi e le vibranti proteste di Pioli portarono il Var Chiffi a rivedere l’azione, concedendo poi il rigore-vittoria segnato dal viola Thereau.