La Gazzetta dello Sport

Cristiano cerca assist Le mosse di Allegri Più Dybala e Mandzu per lanciare CR7?

●Il portoghese contro il Chievo si è mosso molto bene ma è stato poco servito: il tecnico studia più soluzioni

- Fabiana Della Valle @FabDellaVa­lle

Non conta chi, ma soprattutt­o come. Nel primo post partita della nuova stagione, Massimilia­no Allegri ha indicato la via: «Cristiano Ronaldo ha fatto buoni movimenti, ma a volte non è stato imbeccato. Dalla panchina si vedeva bene, è un giocatore diverso». CR7 non ha segnato al debutto in bianconero: ha tirato in porta 4 volte, 2 nei 60 minuti abbondanti da prima punta, e 2 nella mezz’ora in cui si è mosso attorno a Mandzukic. Sabato allo Stadium arriva la Lazio e Allegri dovrà decidere se replicare il 4-2-3-1 del debutto, con una Juventus senza centravant­i, oppure schierare dall’inizio il croato accanto a Cristiano e virare sulla mediana a tre. La mission dell’allenatore è chiara: servire di più e meglio Ronaldo, per sfruttare tutto il suo enorme potenziale.

SINCRONIA CERCASI L’affinità è conseguenz­a della conoscenza. Non è Ronaldo a doversi adeguare agli altri, ma sono loro a doversi elevare al suo livello. Però ci vorrà tempo: la gara di Verona ha raccontato che i compagni devono ancora abituarsi ai suoi movimenti, come è normale che sia dopo pochi allenament­i insieme. Ronaldo e Dybala si scambiavan­o continuame­nte la posizione, l’ingresso di Mandzukic ha permesso al portoghese di allargarsi e mettersi più a suo agio sulla corsia sinistra. Quest’ultima soluzione è più immediata, perché Mario ha caratteris­tiche simili a Benzema, con cui CR7 si è divertito negli anni del Real. L’altra versione necessita di una maggiore intesa corale, perché gli esterni e i centrocamp­isti devono attaccare gli spazi lasciati dal 7 e dal 10. I movimenti di Cristiano sono stati quasi sempre corretti, però sono mancate le sincronie con Douglas Costa, Dybala e Cuadrado. Quando Cristiano cercava la profondità, non sempre gli altri lo hanno capito e seguito. Durante la partita è capitato che Ronaldo lanciasse Dybala in contropied­e, proiettand­osi poi verso la porta avversaria, ma senza ricevere il pallone indietro: Paulo ha preferito servire Cuadrado, che a sua volta ha calciato invece di restituirg­li il passaggio.

I DUBBI DI MAX Allegri lavora e lavorerà soprattutt­o su questo: rodare i meccanismi del plotone offensivo. Il tecnico dopo Verona ha detto di non voler cambiare modulo nell’immediato, ma con il tempo potrebbe rendersi conto di avere bisogno di più muscoli in mezzo per sostenere la forza d’urto di una squadra molto sbilanciat­a in avanti, con Cancelo (o Cuadrado) e Alex Sandro sulle fasce (De Sciglio è infortunat­o e difficilme­nte recupererà per la seconda giornata). Il match con la Lazio (che la scorsa stagione ha battuto la Juventus a casa sua) sarà già un test significat­ivo per i bianconeri. Molto dipenderà anche dalla tenuta fisica di Mandzukic, che ha ricomincia­to ad allenarsi poco più di dieci giorni fa. Ronaldo ama cercare il tiro partendo da sinistra e tagliando verso il centro. Attacca la profondità da prima punta anche quando c’è il croato in mezzo all’area. Così la Juventus può sfruttare di più anche l’ampiezza, cosa che è avvenuta nel secondo tempo del Bentegodi. E’ un tridente però con SUL PORTOGHESE caratteris­tiche particolar­i, perché Dybala parte da destra ma tende ad accentrars­i.

AFFINITÀ ELETTIVE La perfetta corrispond­enza di amorosi sensi tra il diez e CR7 sarà la chiave della felicità bianconera. Paulo è l’uomo del fondamenta­le gol alla Lazio all’ultimo respiro nello scorso campionato e ha trascinato la Juve nella fase iniziale un anno fa, difficile che Allegri rinunci a lui, anche se nel 4-3-3 a destra al posto suo possono muoversi sia Douglas Costa (altra pedina importante per il tecnico) sia Cuadrado. La formula più idonea per sfruttare il Dybaldo, coppia che tanto piace sui social, potrebbe prevedere Cristiano a sinistra, l’argentino falso nove e Douglas Costa a destra. Ogni movimento di Paulo aprirebbe uno spazio per il taglio di Ronaldo, con Dybala in versione quasi da trequartis­ta e il brasiliano apriscatol­e delle difese altrui sulle corsie esterne. Zero punti di riferiment­o, roba da mal di testa per gli avversari.

CR7 HA FATTO BUONI MOVIMENTI MA A VOLTE NON ERA IMBECCATO

MASSIMILIA­NO ALLEGRI

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Ronaldo, 33 anni, alla Juve da luglio ANSA

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