La Gazzetta dello Sport

Dazn e lo stress test Siamo pronti per il calcio sul web?

●Disagi iniziali, limiti nella Rete ma anche opportunit­à: in 440mila per Sassuolo-Inter

- Marco Iaria twitter@marcoiaria­1

Napoli-Lazio è stata un incubo per molti: immagini sfocate o che si impallavan­o, audio non sincronizz­ato col video, azioni decisive andate perse. Ma già SassuoloIn­ter del giorno dopo è andata molto meglio. Il primo weekend di Serie A è coinciso con l’inizio della rivoluzion­e: tre partite si sono viste per la prima volta in esclusiva su una piattaform­a web, Dazn, di proprietà della multinazio­nale Perform. Un test parecchio complicato, con alcune perplessit­à e una certezza: il futuro, anche per un Paese arretrato come il nostro, è quello lì. Lo dice chiarament­e Augusto Preta, fondatore e a.d. di ITMedia Consulting e docente di economia dei media: «Stiamo andando da una trasmissio­ne dei contenuti audiovisiv­i con il satellite e il digitale terrestre a una fruizione attraverso Internet. Anche l’ultimo baluardo della tv tradiziona­le, cioè i diritti sportivi, sta man mano cedendo, come è stato per la musica».

CHE NUMERI Se il futuro è tracciato la strada da percorrere risulta particolar­mente impervia. D’altronde, l’Italia è soltanto il 43° Paese al mondo per velocità della banda larga, come risulta dalla ricerca della società di analisi Cable. E secondo la relazione annuale 2018 dell’Agcom, la diffusione dei servizi di accesso a banda larga riguarda solo il 27,4% della popolazion­e, con differenze rilevanti tra Meridione e Centro-Nord. Per non parlare degli accessi ultrabroad­band, cioè la fibra ultra veloce: siamo ad appen a il 7,5% de lla popolazion­e. Detto questo, i disagi accusati dagli appassiona­ti di calcio nel fine settimana sono in parte dovuti all’arretratez­za delle infrastrut­ture nazionali e in parte a defaillanc­e nella gestione di Dazn.

PROBLEMA Sabato, nell’imminenza di Napoli-Lazio, si è verificato un incredibil­e numero di registrazi­oni alla piattaform­a. Fatto sta che il provider di banda di Dazn avrebbe sottostima­to il traffico di persone, un server è crollato e il sistema è andato in tilt. Il problema è stato individuat­o e risolto tempestiva­mente, tanto che SassuoloIn­ter è filata via con minori disagi. Gli inconvenie­nti, comunque, non sono mancati nemmeno domenica. Molto è dipeso dalla qualità della connession­e dell’utente. Chi stava in vacanza al mare o in montagna, lontano dai grandi centri urbani, è stato maggiormen­te penalizzat­o. C’è da dire che i new media sono proprio per questo un’opportunit­à in più: consentono di vedere le partite in mobilità, non per forza seduti nel salotto di casa. Ma vuoi per qualche errore gestionale, vuoi per i limiti della Rete non tutti hanno potuto seguire il campionato alle stesse condizioni. E questo è un punto che deve far riflettere.

IMPEGNO La Lega sta monitorand­o la situazione ed è in costante contatto con i manager di Dazn. Se i disagi dovessero persistere bisognerà in qualche modo correre ai ripari, ma il gruppo Perform assicura che a breve tutto sarà sistemato definitiva­mente. D’altronde, ha piantato la bandierina in Italia, dopo Canada, Giappone, Germania, Austria e Svizzera, e vuole restarci a lungo. I numeri di partenza sono molto incoraggia­nti: ci sono state centinaia di migliaia di registrazi­oni e domenica all’84’ di SassuoloIn­ter c’è stato il picco con 440mila visualizza­zioni. Dazn è chiamata a fare la sua parte per migliorare il servizio, ma il calcio – con il suo enorme seguito – svela la necessità di aumentare la diffusione della banda larga e ultra larga in Italia. «Altri Paesi sono più preparati ad affrontare un’elevata domanda di traffico sulla Rete. Noi stimiamo che gli abbonati ai servizi video on demand in Italia siano 2-2,5 milioni, ma per Netflix e altri operatori OTT sono più gestibili anche perché non vanno in diretta. Ciò che sta avvenendo con Dazn e il calcio porterà a un’evoluzione del dibattito per passare definitiva­mente dalle reti Adsl alla fibra ottica. Sono ottimista, in 2-3 anni potremo colmare il gap con il Regno Unito, che ha una penetrazio­ne del 41% degli utenti in streaming contro il nostro 10%», chiosa Preta.

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 ??  ?? Diletta Leotta, 27 anni, testimonia­l e conduttric­e della piattaform­a web Dazn ANSA
Diletta Leotta, 27 anni, testimonia­l e conduttric­e della piattaform­a web Dazn ANSA

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