Dazn e lo stress test Siamo pronti per il calcio sul web?
●Disagi iniziali, limiti nella Rete ma anche opportunità: in 440mila per Sassuolo-Inter
Napoli-Lazio è stata un incubo per molti: immagini sfocate o che si impallavano, audio non sincronizzato col video, azioni decisive andate perse. Ma già SassuoloInter del giorno dopo è andata molto meglio. Il primo weekend di Serie A è coinciso con l’inizio della rivoluzione: tre partite si sono viste per la prima volta in esclusiva su una piattaforma web, Dazn, di proprietà della multinazionale Perform. Un test parecchio complicato, con alcune perplessità e una certezza: il futuro, anche per un Paese arretrato come il nostro, è quello lì. Lo dice chiaramente Augusto Preta, fondatore e a.d. di ITMedia Consulting e docente di economia dei media: «Stiamo andando da una trasmissione dei contenuti audiovisivi con il satellite e il digitale terrestre a una fruizione attraverso Internet. Anche l’ultimo baluardo della tv tradizionale, cioè i diritti sportivi, sta man mano cedendo, come è stato per la musica».
CHE NUMERI Se il futuro è tracciato la strada da percorrere risulta particolarmente impervia. D’altronde, l’Italia è soltanto il 43° Paese al mondo per velocità della banda larga, come risulta dalla ricerca della società di analisi Cable. E secondo la relazione annuale 2018 dell’Agcom, la diffusione dei servizi di accesso a banda larga riguarda solo il 27,4% della popolazione, con differenze rilevanti tra Meridione e Centro-Nord. Per non parlare degli accessi ultrabroadband, cioè la fibra ultra veloce: siamo ad appen a il 7,5% de lla popolazione. Detto questo, i disagi accusati dagli appassionati di calcio nel fine settimana sono in parte dovuti all’arretratezza delle infrastrutture nazionali e in parte a defaillance nella gestione di Dazn.
PROBLEMA Sabato, nell’imminenza di Napoli-Lazio, si è verificato un incredibile numero di registrazioni alla piattaforma. Fatto sta che il provider di banda di Dazn avrebbe sottostimato il traffico di persone, un server è crollato e il sistema è andato in tilt. Il problema è stato individuato e risolto tempestivamente, tanto che SassuoloInter è filata via con minori disagi. Gli inconvenienti, comunque, non sono mancati nemmeno domenica. Molto è dipeso dalla qualità della connessione dell’utente. Chi stava in vacanza al mare o in montagna, lontano dai grandi centri urbani, è stato maggiormente penalizzato. C’è da dire che i new media sono proprio per questo un’opportunità in più: consentono di vedere le partite in mobilità, non per forza seduti nel salotto di casa. Ma vuoi per qualche errore gestionale, vuoi per i limiti della Rete non tutti hanno potuto seguire il campionato alle stesse condizioni. E questo è un punto che deve far riflettere.
IMPEGNO La Lega sta monitorando la situazione ed è in costante contatto con i manager di Dazn. Se i disagi dovessero persistere bisognerà in qualche modo correre ai ripari, ma il gruppo Perform assicura che a breve tutto sarà sistemato definitivamente. D’altronde, ha piantato la bandierina in Italia, dopo Canada, Giappone, Germania, Austria e Svizzera, e vuole restarci a lungo. I numeri di partenza sono molto incoraggianti: ci sono state centinaia di migliaia di registrazioni e domenica all’84’ di SassuoloInter c’è stato il picco con 440mila visualizzazioni. Dazn è chiamata a fare la sua parte per migliorare il servizio, ma il calcio – con il suo enorme seguito – svela la necessità di aumentare la diffusione della banda larga e ultra larga in Italia. «Altri Paesi sono più preparati ad affrontare un’elevata domanda di traffico sulla Rete. Noi stimiamo che gli abbonati ai servizi video on demand in Italia siano 2-2,5 milioni, ma per Netflix e altri operatori OTT sono più gestibili anche perché non vanno in diretta. Ciò che sta avvenendo con Dazn e il calcio porterà a un’evoluzione del dibattito per passare definitivamente dalle reti Adsl alla fibra ottica. Sono ottimista, in 2-3 anni potremo colmare il gap con il Regno Unito, che ha una penetrazione del 41% degli utenti in streaming contro il nostro 10%», chiosa Preta.