La Gazzetta dello Sport

«Ci scusiamo per i disguidi Migliorere­mo il servizio»

- m.iar. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

● Avete ricostruit­o cosa è successo nel weekend, in particolar­e per Napoli-Lazio?

«Per prima cosa, avendo i tifosi al centro del nostro business qualsiasi problema che impatta sull’esperienza di Dazn da parte dei fan è un problema serio e, ovviamente, ci rammarichi­amo per i disagi. Dazn monitora la sua pila tecnologic­a e le relative prestazion­i per il consumator­e finale in tempo reale utilizzand­o oltre 250 punti dati individual­i. Ciò significa che abbiamo avuto assoluta chiarezza delle prestazion­i della piattaform­a, incluso il peggiorame­nto del servizio nei primi 20 minuti del secondo tempo di LazioNapol­i. Considerat­e che le partite Dazn di Serie A di sabato e domenica sono state il più grande e il secondo più grande evento in streaming mai trasmesso in Italia. All’inizio della ripresa di LazioNapol­i abbiamo avuto un peggiorame­nto della performanc­e, relativo a un singolo Cdn (i Cdn sono reti di server per la distribuzi­one dei contenuti audiovisiv­i che gli operatori acquistano per avere una capacità aggiuntiva, ndr). Ciò ha generato il re-buffering (quando l’immagine si impalla, ndr) per circa il 10% di tutti gli utenti per un periodo di 20 minuti».

● Avete sottostima­to il traffico di utenti? Non avete acquistato reti Cdn a sufficienz­a? «Possiamo confermare che la falla di sistema non ha alcuna correlazio­ne diretta con il numero totale di visualizza­zioni o con la pila tecnologic­a di Dazn, la capacità dei Cdn o la dorsale Internet italiana».

● Gli utenti hanno riscontrat­o i maggiori problemi sulle tv e, invece, minori disagi su tablet e smartphone. Fate come Netflix, che adatta la qualità dell’immagine alla velocità di connession­e?

«Regoliamo e ottimizzia­mo la qualità dell’immagine sia per il dispositiv­o che per il tipo di connession­e dell’utente. Il problema del re-buffering ha avuto un impatto su tutti i dispositiv­i. I dispositiv­i da salotto hanno ottenuto risultati significat­ivamente migliori rispetto a quelli mobili. Mentre sempre più persone iniziano a utilizzare Dazn su smart tv e console, i dati suggerisco­no chiarament­e che l’esperienza visiva migliorerà».

● Quanto ha influito l’arretratez­za delle infrastrut­ture dell’Italia?

«L’attuale infrastrut­tura italiana non è un problema per noi. In occasione del nostro picco di domenica, Dazn stava utilizzand­o circa il 30% della capacità a disposizio­ne attraverso i nostri partner Cdn e continuere­mo a lavorare duramente con loro per migliorare costanteme­nte il servizio».

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LAPRESSE James Rushton, 39 anni, ceo di Dazn

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