Il Papa scrive: «Abbiamo abbandonato i piccoli»
«Con vergogna e pentimento, come comunità ecclesiale, ammettiamo che non abbiamo saputo stare dove dovevamo stare, che non abbiamo agito in tempo riconoscendo la dimensione e la gravità del danno che si stava causando in tante vite. Abbiamo trascurato e abbandonato i piccoli». È una lettera piena di «dolore» e «vergogna» quella scritta da Papa Francesco, e rivolta a tutti, al popolo di Dio, per rinnovare il suo mai più alla pedofilia e per fare un mea culpa a nome della Chiesa. Lo scandalo della Pennsylvania con oltre 300 preti accusati la scorsa settimana da un grand giuri di abusi su minori viene espressamente citato dal Pontefice nella missiva: «Negli ultimi giorni è stato pubblicato un rapporto in cui si descrive l’esperienza di almeno mille persone che sono state vittime di abusi sessuali, di potere e di coscienza per mano di sacerdoti, in un arco di circa settant’anni». Secondo il Papa «le ferite non vanno mai prescritte». E allora Francesco cambia i toni: abusare dei bambini è «un crimine», «una atrocità» e non dunque solo un peccato da risolvere all’interno della stessa Chiesa. È il momento di dire basta ai silenzi: «Se in passato l’omissione ha potuto diventare una forma di risposta, oggi vogliamo che la solidarietà diventi il nostro modo di fare la storia presente e futura» e «tale solidarietà ci chiede di denunciare tutto ciò che possa mettere in pericolo l’integrità di qualsiasi persona». Basta ai silenzi e basta anche ai «clericalismi», che mettono il potere della Chiesa sopra ogni cosa. Il Papa sarà in Irlanda il 25 e 26 agosto dove le vittime di abusi da parte del clero hanno già annunciato manifestazioni.