Il Marquez volante: gatto, acrobata e ora anche centometrista
●«Sono tornato in pista con un sassolino in un occhio... Ma non scarto la vittoria»
Lo fischieranno e lo insulteranno, ma anche gli odiatori di professione non possono non riconoscere le qualità di Marc Marquez, la capacità straordinaria di salvarsi da situazioni impossibili e la voglia di non arrendersi. L’ultimo episodio, ieri, ha rischiato di entrare nella Hall of Fame delle corse. Come ad Austin 2015, quando sul finire delle qualifiche la Honda si ruppe sul rettilineo d’arrivo, lui la parcheggiò, saltò il muretto, corse al box, prese la seconda moto e fece sua una pole leggendaria.
CADUTA Mancavano 6’29” alla fine della Q2, ieri, quando alla curva 15 ha perso l’anteriore e ha iniziato a rotolare nella ghiaia dopo avere provato l’ennesimo salvataggio di gomito e ginocchio. «Non me l’aspettavo e non ero pronto a puntellarmi. Ho visto il muro e ho incrociato le mani sulle spalle per proteggermi», racconta Marc. Che, finito di rimbalzare nella ghiaia, è scattato come alla finale olimpica dei 100 metri. «Prima volevo attraversare la pista, ma ho pensato che mi avrebbero penalizzato; poi ho visto lo scooter di un fotografo, ma non c’era la chiave; allora son saltato su quello di un commissario».
SASSOLINO Due minuti e 13” dopo («Il tipo è partito forte, ho avuto paura di cadere, ma ha fatto un gran lavoro, lo ringrazio») è sceso davanti ai suoi camion per attraversare di scatto la porta del box e sbucare dall’altra parte del garage come in un film hollywoodiano. E via in sella alla RC213V, già accesa, per rifiondarsi in pista. «Ero incazzato
con me stesso e l’adrenalina era al massimo. Ma sono tornato in moto troppo velocemente: nella caduta si è aperta la visiera e un sassolino mi è entrato nell’occhio. Così mi sono trovato a guidare con un occhio chiuso e poca concentrazione».
A POSTO Dopo avere provato due volte a migliorare rischiando di finire di nuovo a terra, Marc ha chiuso 5°. Resta fiducioso. «Le Ducati sono veloci, ma come ritmo gara siamo simili: nelle quarte libere sono andato forte con gomme usate, non scarto la vittoria. Non so se Lorenzo proverà a scappare, ma sono pronto a seguirlo, a lottare fino alla fine».