«Cagliari quadrato E io ho studiato da Bonaventura»
●«In Nazionale ho preso il meglio da lui. Sono forti, ma domani ce la giochiamo senza paura»
E’rimasto zitto per tutta l’estate. Ora che l’estate sta finendo e i pensieri portano alla sfida col Milan, al ricordo del primo gol in casa, al debutto azzurro sfumato, Nicolò Barella, fresco di matrimonio con la sua Federica, dice tutto, anche su quel che poteva essere e non è stato, ovvero il trasferimento in una big. Ma Nicolò parte dal presente che si chiama Milan. Anche perché nel lungo raduno azzurro ha imparato ad apprezzare un suo competitor, come ruolo: Jack Bonaventura.
«Mi è piaciuto e ho cercato di prendere le cose migliori da lui. Domani vorrei proprio scambiare la maglia con Jack».
Ma questo Milan le sembra più forte di quello con cui avete perso il 21 gennaio dopo l’illusione del suo gol?
«Sì, non ha paura di giocare la palla. E se la gioca con
chiunque. Io col Napoli li ho visti. E’ una squadra che ha la mentalità di Gattuso e un Higuain in più. Uno dei 5 attaccanti più forti d’Europa».
E il Cagliari com’è?
«Più quadrato. Una bella squadra che non ha paura e lo ha dimostrato a Bergamo».
Cosa vi ha dato Maran?
«La sua idea di gioco. E’ sicuro di quel che fa, non è solo tattica, dice le cose in faccia. Ci vuole equilibrati, stretti, si attacca e si difende in tanti».
Lei ricorda quel gol di gennaio?
«Eccome. Ricordo che non connettevo, sentivo l’urlo dello stadio. Sono corso ad abbracciare Cossu in panchina».
Mentre in Nazionale non ha avuto la gioia del debutto.
«Ho fatto un altro step e ho avuto un attestato di stima da Mancini e questo è quel che conta. Voglio giocare l’Europeo Under 21 a giugno, ma sono felice di essere tra i grandi. Mancini mi ha sempre messo mezzala a sinistra».
Maran, invece, le ha fatto anche fare il trequartista. Esperimento che divide.
«Ma guardi che non è mica un azzardo. Con Rastelli l’ho fatto e pure a Como. Una circostanza, poi resto mezzala».
Cosa vi hanno dato i nuovi acquisti stranieri?
«Tanto, tutti. Hanno esperienza di tanti anni. Castro difende pure. Srna aiuta tutti ed è un campione autentico».
Gente esperta, ma i giovani... Proprio Mancini ha sollevato il problema. Voi avete spedito in prestito Han e Deiola.
«Non posso entrare nel merito. Spero possano tornare pronti per il prossimo anno. Penso che ora i giovani giochino un po’ più di prima. Ma devi saper aspettare e trovare il tuo momento. A me Como in B ha dato la svolta e la scossa».
Ma lei tra Bonucci-Chiellini e Caldara-Romagnoli chi farebbe giocare?
«Oggi i primi due per l’esperienza che hanno, poi gli altri».
Barella: 21 anni, già una figlia di 17 mesi e una moglie Federica, non le sembra di essersi perso il meglio dei 20 anni?
«No, avevo l’idea fissa di farmi una famiglia. Se devo divertirmi qualche volta, ci sono i nonni, ma sono felice così. Prima o poi mi regalerò una bella casa, con giardino e piscina. Il mio sogno, assieme a quello di conoscere Le Bron James».
Una casa a Cagliari?
«Sì, certo».
Ma prima o poi dovrà andar via. L’hanno data in tante squadre, ieri addirittura al Milan. Ma l’offertona non è arrivata.
«Il mercato lo fa il presidente. Ci sono state delle offerte e il Cagliari le ha rifiutate. Non entro nelle valutazioni. Ma sono contento di essere rimasto nella squadra per cui tifo. Quest’estate ero un po’ arrabbiato perché non mi riuscivano le cose come volevo».
Chiarisca: se dovesse scegliere tra A e Premier?
«Dico Premier per come interpretano la partita. E poi sono tutti nervosi come me».
LA PREMIER MI PIACE, POI SONO TUTTI NERVOSI COME ME
NICOLO’ BARELLA SUL SUO FUTURO