Gravina intanto pensa alle larghe intese Vede Malagò e promette programmi condivisi
Gabriele Gravina non si scompone. Stima Moratti ed è convinto che non si lascerà trascinare in questa contesa. La sua rincorsa alla presidenza federale continua con la stessa strategia. Oggi presiederà a Firenze l’assemblea di Lega Pro che lo indicherà ufficialmente come proprio candidato ed eleggerà gli altri due consiglieri federali. Entro domenica Gravina depositerà la sua candidatura, poi scatterà la volata finale, in cui si comincerà a parlare di contenuti. Ieri Gravina ha avuto modo di confrontarsi con il presidente del Coni Giovanni Malagò, spettatore super partes ma interessato delle elezioni Figc. Il numero uno del Comitato olimpico chiede a tutti i candidati il tentativo di mettere in campo idee e programmi che attraggano un consenso più ampio possibile. Gravina gli ha assicurato che la sua è una candidatura indipendente e che ha intenzione, se eletto, di coinvolgere tutte le componenti nel percorso di riforme profonde che il momento di crisi richiede. Del resto, la sua base elettorale di partenza – quel 63% cui concorrono Lnd (34%), Lega Pro (17%), Allenatori (10%) e Arbitri (2%) – è già una discreta garanzia.
FIDUCIA Ma Gravina è convinto che il consenso per la sua candidatura si allargherà. Le trattative con Gaetano Miccichè non si sono mai interrotte, l’operazione Moratti è il tentativo solo di una parte della Lega di A, Gravina confida di avere le carte giuste per vincere la partita con uno scarto più ampio. Vedremo. Innanzitutto deve blindare il suo 63%: nessun dubbio sul voto compatto di Dilettanti, Lega Pro e Arbitri, mentre qualcuno tra i delegati degli Allenatori potrebbe subire il fascino di una candidatura fortemente caldeggiata dalla Juventus. Sotto il profilo della sua candidabilità, invece, non dovrebbe esserci dubbi. Il Collegio di garanzia del Coni ha dato il suo parere positivo, precisando che i tre mandati già svolti da consigliere non possono pregiudicare una corsa alla presidenza. Ma tutte le candidature dovranno passare nuovamente al vaglio del Collegio e il prossimo responso sarà decisivo. Gravina vuole evitare che un’eventuale bocciatura del suo nome lasci in campo la sola candidatura della lega di A. Ecco perché non è escluso che il fronte del 63% alla fine candidi anche l’altro azionista forte Cosimo Sibilia.