La Gazzetta dello Sport

Calha, manchi solo tu Testa e mira per il derby

●Il turco è ancora all’asciutto, non si sblocca neanche in nazionale: il Milan lo aspetta, lui spera di ritrovare il gol contro l’Inter

- Marco Fallisi MILANO

L’ultimo aggiorname­nto del sistema non è andato a buon fine: minuto 92 di Milan-Chievo, gli attimi che avrebbero potuto rimettere a posto tutti i pezzi sono durati troppo poco. Il Pipita pesca Hakan, che solo davanti a Sorrentino non sbaglia: San Siro urla per il suo 10 che ha ritrovato il gol, ma nel frattempo la bandierina dell’assistente segnala il fuorigioco di Calhanoglu. E mentre i tifosi rossoneri se ne tornavano a casa con la pancia piena grazie a un tris sbocciato senza le solite sofferenze, il turco si è alzato da tavola con un grande appetito, lo stesso che lo accompagna dall’inizio della stagione. Più passano le partite, più cresce la fame di gol, anche perché da Higuain a Suso, da Cutrone a Kessie e Bonaventur­a fino all’ultimo arrivato Castillejo, in casa rossonera hanno banchettat­o tutti tranne lui. «Manca solo Hakan», firmato Gattuso.

UN ALTRO RITMO E pensare che la prima stagione di Calha al Milan si era chiusa con ritmi quasi da digestivo. Confrontan­do allo specchio le prime sei gare di A di questo 2018-19 (contro il Napoli era assente per squalifica) con le ultime sei giocate nel 2017-18, la differenza di rendimento è evidente: 0-3. Le sue doti balistiche, da «buttar giù le porte» per usare lo slang gattusiano, erano esplose nella seconda parte dell’annata e con Rino in panchina, 6 gol su 8 complessiv­i. Le reti erano il sigillo su quelle prestazion­i sempre più convincent­i grazie alle quali Hakan era passato dall’oggetto misterioso dei primi tempi all’esterno atipico ma funzionale al gioco rossonero, convincend­o tutti. Tutti tranne se stesso, evidenteme­nte: perché il vero limite del 24enne nato a Mannheim, in questa fase di appannamen­to, sembra risiedere nella testa. MORALE «Il problema non è fisico, Hakan non è sereno, pensa troppo, si deprime se sbaglia due palloni», ha spiegato Gattuso più di una volta in questi mesi, e la perdita di fiducia del numero 10 durante le partite è diventato un aspetto lampante: come evidenziat­o dal grafico in basso a sinistra, Calhanoglu tocca molti più palloni durante i primi tempi, per poi calare dopo l’intervallo. Non parliamo di dati assoluti – un match è fatto di fasi e nei tocchi del singolo incide anche l’atteggiame­nto della squadra – ma la tendenza evidenziat­a ci aiuta a capire cosa succede a Calha nell’arco dei 90 minuti. Allo stesso tempo, va ricordato come Hakan sia assolutame­nte calato nella parte dell’uomo squadra anche ora che le cose non girano alla perfezione: per tanti è un punto di riferiment­o anche fuori dal campo (basti pensare alle decine di foto e video postati sui social insieme agli altri rossoneri o alle ospitate di gruppo nella piscina di casa) ma soffre tremendame­nte l’astinenza dal gol. Che si è prolungata anche l’altra sera in nazionale; oggi alle 18 contro la Russia in Nations League la seconda chance.

MIRA Il ragazzo ci prova: in questa A Calhanoglu ha tentato 10 volte la conclusion­e, 2 in meno di Higuain. «Gli manca un po’ di precisione», ha spiegato Rino, centrando di nuovo il punto: Hakan è il secondo rossonero per tiri fuori, 7, ma solo il quinto per tiri in porta, con 3 tentativi. Davanti ci sono Kessie (5), il Pipita (6), Bonaventur­a (9) e Suso (14). Pure Jack ha fallito qualche occasione di troppo in più di una partita, ma a differenza del collega di «catena» riesce a riscattars­i (3 reti) e lo fa spesso all’interno della stessa gara, come contro il Chievo quando il sinistro del momentaneo 3-0 ha cancellato l’erroraccio a pochi passi sullo 0-0, «un’azione da studiare perché non posso sbagliare così». Più che mettersi studiare gli errori come fa Jack, però, Calha dovrebbe ritrovare la spensierat­ezza che lo aveva rilanciato dopo l’arrivo di Gattuso. «Lo ringrazio: mi ha detto di liberare la mente e giocare fidandomi delle mie qualità», raccontava qualche mese fa Hakan. Tra una settimana sarà derby: non c’è occasione migliore per ricambiare il favore.

LA SITUAZIONE Gattuso lo coccola, Hakan ci prova: 10 tiri tentati in 6 gare di Serie A Ma si demoralizz­a al primo errore

 ?? LAPRESSE ?? Hakan Calhanoglu, 24 anni, attaccante del Milan, è arrivato nel 2017-18 dal Bayer Leverkusen
LAPRESSE Hakan Calhanoglu, 24 anni, attaccante del Milan, è arrivato nel 2017-18 dal Bayer Leverkusen

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