La Gazzetta dello Sport

«ICARDI, COBRA ANTI-MILAN E COL BARÇA SI PUÒ VINCERE»

«IN EUROPA VORREI LA SFIDA TRA INTER E JUVE NEI QUARTI E LÌ REGOLARE I CONTI...»

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Tottenham? Nel 2010 quando accadde?

«Se devo scegliere un istante preciso, dico la vittoria a Stanford Bridge in casa del Chelsea. Ho avuto la fortuna di esserci anche lì. Il gol di Eto’o ha segnato la svolta della stagione. Quella è stata la partita della consapevol­ezza, la prima volta in cui l’Inter ha ingranato da squadra che poteva vincere tutto».

Spalletti le ricorda in qualcosa Mourinho?

«Assolutame­nte no. Entrambi hanno tante qualità, ma sono molto diversi tra loro. Non sono accostabil­i».

Nostalgia per la squadra di allora, paragonand­ola agli interpreti attuali?

«L’Inter di oggi ha tanti bravi giocatori, ma quella del 2010 era composta da grandissim­i campioni. Molti di loro ancora sarebbero utili e farebbero la differenza in campo. Anche nell’attuale condizione fisica...».

Anche senza Maicon e Zanetti, dove può arrivare l’Inter di Spalletti? Può essere l’anti-Juve?

«Il tifo è grande, ma resto un giornalist­a intellettu­almente obiettivo: la Juve è la più forte di tutte, mi pare evidente. Anche il Napoli mi sembra un gradino sopra, mentre con tutte le altre l’Inter è alla pari o superiore».

HA DETTO

La Champions è un torneo particolar­e: tante volte può uscire una sorpresa

La mia stracittad­ina del cuore? Un 5-2 al Milan con reti di Corso e Mazzola

E in Champions?

«È una competizio­ne particolar­e, dove tante volte può venir fuori una sorpresa. Basti pensare al Psg che in avanti ha campioni incredibil­i e comunque da anni fa fatica ad arrivare in fondo...».

Tra 10 giorni ci sarà Inter-Barcellona. Si può fermare Messi?

«In una partita secca e a San Siro l’Inter può battere il Barcellona. I catalani poi non sono più imbattibil­i come qualche anno fa. L’importante comunque è passare il turno. Poi dai quarti in poi, meglio se ancora più avanti, sarebbe bello trovare la Juve e regolare i conti lì nelle sfide a eliminazio­ne diretta».

Per adesso bisogna fare i conti col Milan: quale derby porta nel cuore?

«Un 5-2 al Milan in cui segnarono Corso e Mazzola. All’andata avevamo perso 3-0, era la Grande Inter. Ho avuto la fortuna di godermi dal vivo due squadre straordina­rie, quella degli anni Sessanta e quella del Triplete».

Sarà anche Icardi contro Higuain.

«Due campioni, di cui uno però molto più giovane. Higuain tutte le volte deve confermare di essere sempre Higuain. Icardi invece è un cobra, a volte sembra che sonnecchi e poi quando non te lo aspetti piazza il morso decisivo. Quella tra i due argentini sarà una grande sfida, ma non ho mai visto una squadra vincere per un solo giocatore. L’importante sarà giocare bene per fare risultato».

Mauro è il miglior centravant­i della Serie A?

«Sicurament­e è uno dei più forti, ma vedo anche altri grandi attaccanti in giro. Non sono invidioso per natura, ma se potessi uno come Mandzukic lo ruberei di notte alla Juve...».

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