«Che imbarazzo mamma in disco con il pigiama!»
●La Brignone a confronto con la Quario, tra risate, emozioni e rivelazioni
Risate, battibecchi e commozione. Loro sono fatte così, capaci di emozionare per poi far ridere un secondo dopo. Ninna Quario e Federica Brignone, madre e figlia, campionesse di sci: la prima stella della Valanga Rosa degli Anni 80, la seconda protagonista di oggi. «Quando facevo le prime gare da bambina, nemmeno chiamavano il mio nome, dall’altoparlante sentivo dire “scende la figlia di Ninna Quario”. Così mi sono resa conto che mia madre era stata qualcuno». «Ho capito che Federica era diventata più importante di me perché ho dovuto iniziare a dire “sono la mamma della Brignone”. Dopo due Olimpiadi come atleta e sette da giornalista, non dimenticherò mai l’emozione di assistere a una premiazione con mia figlia sul podio».
CAPRICCI La palla torna a Federica: «Mamma è stata brava con i miei fidanzati, mi ha sempre lasciata libera. Ma non mi sono mai sentita così in imbarazzo come quando mi venne a prendere in discoteca in pigiama!». «Senti chi parla, dopo una gara finita male, te ne sei andata quando stavo per intervistarti. Mi hai lasciata con il microfono in mano e l’operatore alle mie spalle!». Non facile anche intervistare la vincitrice di una gara, sapendo che la figlia ha perso e sarà a pezzi. «Dopo che una sciatrice aveva vinto grazie a un errore di Federica, avrei voluto chiederle: “Ma ti rendi conto che il tuo successo è merito del suo sbaglio?”». Ammette Ninna. «Comunque lei non segue sempre le mie gare, preferisce andare a quelle maschili», la punge Federica. «Non ho mai pensato di crescerla come una campionessa. Vedo troppi ragazzini programmati per vincere», conclude Ninna. Federica la segue: «Se avessi avuto da subito preparatore e allenatore personali, avrei potuto vincere di più. Ma c’era anche il rischio di odiare lo sci e smettere subito».