Goggia & Michielin Le nostre Sorelle d’Italia
●La strana coppia fa ballare Trento sulle note di Francesca Sofia: «Non canto l’Inno bene come lei, ma voglio farlo spesso»
SULL’ORO IN DISCESA
Due giovani regine, solo apparentemente insieme per caso. Due che diresti tra loro diversissime, una olimpionica di discesa, l’altra che non sa nemmeno sciare; una che balla la Papu Dance, l’altra che ha vinto X Factor. Così lontane, eppure, alla fine, vicine abbastanza da riconoscersi l’una nell’altra sui social. È stato così, vedendo le loro interazioni, che la Gazzetta ha messo insieme Sofia Goggia e Francesca Michielin, prima sulla copertina di Fuorigioco. E da lì – gran bella idea – ieri sera su un palco di Trento. A raccontarsi, cantare, persino a ballare, in una serata strana, intitolata «Un live mai visto» e condotta dal vicedirettore del nostro giornale, Gianni Valenti.
INTERVISTA Strana, eppure molto ben riuscita, come certificato dal pienone, tutto esaurito, all’Auditorium Santa Chiara. E dall’applauso finale che sembrava non finire mai. Le due star partite da firmamenti distanti hanno finito per incontrarsi nello stesso punto: il cuore dei loro fans. Così che è stato difficile capire chi fosse lì per la cantante e chi per la sciatrice: più probabile che i due pubblici siano molto vicini a fondersi. Così come Sofia e Francesca hanno finito per diventare amiche. In definitiva molto simili, tutte e due a loro modo geniali anche per anticonformismo, per l’attitudine a declinare in modo originale il loro successo. La Goggia impeccabile per proprietà di linguaggio, per la capacità di avere la parola giusta per ogni emozione, per ogni vittoria. Le hanno fatto rivedere le immagini dell’oro di PyeongChang, e lei: «Ho talmente tanto rispetto anche solo per la parola “Olimpiade” che non mi sembra ancora vero». Dopo quell’oro e la Coppa del Mondo di specialità in discesa, adesso tutte le chiedono la Coppa assoluta: «Sono una ragazza molto ambiziosa, ma prima dovrò pensare ad altre coppette, punto alla riconferma in discesa, e magari a qualcosa di più concreto in superG». Tenendo ben presente che Lindsey Vonn ci sarà ancora. «Ha 82 gare vinte, vuole il record di Stenmark (86, ndr): le auguro di farcela, anche se spero di impedirglielo. Ma lei ha 82 vittorie, io 5: ho la fortuna di gareggiare con la sciatrice che ha segnato un’era. E qualche volta di batterla». Qualsiasi cosa dica, Sofia, è un titolo di giornale, quando non un hashtag da postare sui social. «E infatti per la prossima stagione sto pensando ad altre strategie di marketing…»
CONCERTO In comune le due – atalantina la sciatrice, vicentina la cantante – hanno la Juve come seconda squadra del cuore. «Dobbiamo andare a scovare Cristiano Ronaldo, Francesca», ha detto la Goggia all’amica. «Quando ho saputo che era BOZZANI stato preso sono impazzita». Mentre la Michielin ha raccontato di Fernando Alonso, eroe a cui ha dedicato una canzone, salvo poi essersene «un po’ pentita», una volta che dal vero lo ha scoperto diverso da “Quello idealizzato». E poi l’intervista è diventata concerto. Con la stessa capacità istrionica di descrivere emozioni della Goggia, la timida Michielin si è trasformata. Accompagnandosi al piano ha cantato «La Serie B», altro testo a riferimento sportivo, in cui la retrocessione del suo Vicenza si interseca, quasi si confonde con una delusione d’amore. Al basso acustico ha fatto «L’Amore esiste», per poi buttarsi sulla dance, invitando il pubblico a ballare «Vulcano». Infine la sanremese «Io non abito al mare». Una lunga emozione sotto forma di parole, di musica, di sport, di immagini. Come quelle dell’inno di Mameli interpretato da Francesca che incantò tutti al GP di Monza 2017. «Io lo canterò meno bene, ma vi prometto che cercherò di cantarlo il più spesso possibile». Parola di Sofia Goggia.
HA DETTO «Auguro alla Vonn di superare il record di vittorie di Stenmark, anche se spero di impedirglielo»