Senza coach Brown largo ai tiri da tre Torino ok su Trieste con Carr e Wilson
●Decisivi i primi 5’ dell’ultimo quarto con la Fiat sul +14 Galbiati: «Bravi contro la zona»
Trentadue tiri da tre tentati, dodici a segno: basta quest’unico dato per capire che senza Larry Brown in panchina (ancora negli States per un’operazione di routine, dovrebbe rientrare alla base tra qualche giorno) Torino finalmente osa dai 6.75 senza patemi, regolando una Trieste ai minimi termini, arrivata al Palavela senza Knox, Peric, Da Ros e Janelidze, praticamente l’intero reparto lunghi. Si sperava nel rientro almeno tra i piccoli di Wright, infortunato e assente una settimana fa all’esordio contro la Virtus Bologna, ma alla fine si è deciso di non rischiarlo e così l’americano è rimasto per tutta la gara in panchina. Nei primi 20’ il +9 Fiat del riposo lungo arriva grazie al 6/15 di squadra nelle triple (Carr scatenato), mentre tra i giuliani (quasi per tutta la serata a zona) dall’altra parte il solo Cavaliero cerca di mantenere il distacco entro termini
accettabili. Torino va sempre a strappi, al rientro dal riposo lungo smette di giocare e così Trieste piazza un 13-2 mettendo addirittura il muso avanti grazie a Mosley (50-48). Carr continua a segnare (+5 Fiat, 52-53 al 26’), ma Trieste chiude con l’8-0 del 61-61 dopo 30’.
ENERGIA L’equilibrio si rompe nei primi 5’ dell’ultima frazione. Wilson segna punti fondamentali (alla fine saranno 14 con 8 rimbalzi), Poeta (4 assist) dà energia e così arrivano 19 punti in un amen che stendono Trieste: l’80-66 del tabellone chiude di fatto la serata, per la gioia dei tifosi torinesi. E così, a fine gara, può sorridere anche Paolo Galbiati, il vice di Brown: «La nota positiva? I due punti. Scherzi a parte, siamo stati bravi perché giocare contro la zona praticamente per tutta la partita non è mai facile. Altalenanti nei primi tre quarti, ma nell’ultimo abbiamo concesso davvero poco. Ci sono molte cose ancora da limare, certo. Ma ora prendiamoci questa vittoria».