L’OCCASIONE È UNICA LA CHIAVE IN MEDIANA
Non si ripeterà facilmente un’occasione così. Un’Inter lanciatissima da sette successi consecutivi contro un Barcellona senza Messi e inevitabilmente distratto dal Clasico di domenica. Con in più il vantaggio di conoscere in anticipo il risultato di PsvTottenham (un pari potrebbe spingere entrambe a non forzare). Un’occasione unica, a patto di non dimenticare che il Barça resta una big da Champions e che l’umiliazione con la Roma negli ultimi quarti avrà insegnato qualcosa. Però non c’è Messi e, con rispetto per Nainggolan, le due assenze non sono paragonabili. Il belga si può sostituire, Leo no, e scopriremo quanto perde il Barça senza di lui.
L’Inter si sta calando molto bene nell’Europa che conta, fin qui è stata solida e irriducibile: il 2-1 al Tottenham è stata la svolta, confermato dall’altro 2-1 con il Psv. Se oggi si giocasse a San Siro sarebbe lecito un pensiero proibito. Ma al Camp Nou, quasi inespugnabile con 25 vittorie e 2 pari nelle ultime 27 di Champions, e ultimo k.o. nel 2013 con il Bayern, meglio non farsi illusioni. Un pari sarebbe un successo. In fondo Messi salterà anche il ritorno e non tutto gira come dovrebbe nei catalani. Delle ultime 7 partite, diversamente dai nerazzurri, il Barça ne ha vinte solto tre: l’ultima di Liga con il Siviglia e le due di Champions. Con Messi indispensabile sia nel 4-0 al Psv, tre centri (e olandesi fino al 75’ infilati soltanto sulla sua punizione), sia nello spettacolare 4-2 al Tottenham, altri due gol. Più tre pari e un k.o.
L’Inter si gioca tantissimo a centrocampo dove Busquets, Rakitic, Arthur (nuovo Xavi) e Coutinho sono superiori: se si fa mettere sotto qui, sono guai, ma se risponde la storia cambia. Vecino sarà più coperto che nel derby, visto che, oltre ad Arthur, anche Coutinho finirà col gravitare dalle sue parti per lasciare la sinistra alle corse (e ai cross letali) di Jordi Alba: potrebbe essere pure una buona idea allargare a destra Skriniar, lasciando in mezzo De VrijMiranda, a meno che lo slovacco non sia costretto a fare il centrocampista se Brozovic è out. Borja dovrà assumersi più compiti di regia per dare allo stesso Brozovic libertà di azione contro Rakitic. E poi Icardi: un gol al Camp Nou, con o senza Messi, sarebbe il lasciapassare definitivo nell’élite dei centravanti.