La Gazzetta dello Sport

Mauro re di Roma «Noi l’anti-Juve? Non ancora...»

●«Sono di un altro livello, dobbiamo salire dei gradini Importante non prendere gol»

- Vincenzo D’Angelo ROMA

Il prossimo circoletto rosso sul calendario segna il 2 dicembre. L’Inter tornerà all’Olimpico per sfidare la Roma, e Mauro Icardi proverà a chiudere il cerchio magico che lo vede sempre a segno nelle ultime due stagioni quando passa per la Capitale. Non solo, fin qui sono state tre vittorie, tutte molto significat­ive. A partire da quella con la Roma di fine agosto 2017: doppietta nella rimonta per 3-1 nel giorno del ritorno di Spalletti contro il suo passato. Mauro prese per mano l’Inter, mandando un chiaro messaggio: anche nella nuova era ci sarà sempre bisogno del suo marchio. Era la prima trasferta della scorsa stagione, dolce come poche. Ma non come l’ultima. Altra rimonta, gol sul rigore, successo contro la Lazio e il sogno che finalmente diventa realtà: qualificaz­ione in Champions League.

CHE NUMERI Il resto è storia recente, con il conto dei gol in continuo aggiorname­nto: con la doppietta di ieri Maurito è arrivato a 116 reti in Serie A, 106 con l’Inter di cui è il settimo marcatore di tutti i tempi in campionato. In più in questo 2018 Icardi ha segnato 12 reti in trasferta: solo Plea del Mönchengla­dbach (14) ha fatto meglio nei cinque principali campionati europei. Roba da numeri uno. «Sto vivendo un bel momento, come tutta la squadra. Le cose riescono bene. Ed è importante non prendere gol, perché poi le occasioni le costruiamo».

NO ANTI-JUVE E’ stato un lunedì di festa a casa Icardi, per Wanda assolta e per Mauro straripant­e nella prestazion­e – e non solo nei gol - nel suo stadio portafortu­na, che lancia l’Inter al secondo posto a braccetto con il Napoli e che la riporta lì dove puntava ad essere all’inizio, con l’etichetta antipatica di anti-Juve che però adesso, guardando la classifica, dà sensazioni diverse: meno pressione e molto più orgoglio. «Ma non siamo l’anti-Juve – dice Mauro ci mancano alcuni gradini per arrivare al loro livello, ma siamo contenti della nostra crescita». Non solo, Icardi ha fatto anche un salto in avanti nella classifica marcatori, piazzandos­i a quota 6 a meno uno da Ronaldo (6 nelle ultime 4 gare, 5 degli ultimi 6 dell’Inter) e a due esultanze da Piatek. La notte dell’Olimpico ha dato tanti segnali positivi, ma adesso i tifosi si aspettano un’accelerata anche extracampo tra Maurito e la società sul rinnovo. C’è un discorso ben avviato, ma anche un’intesa ancora da raggiunger­e, per prometters­i amore eterno e cancellare quella fastidiosa clausola rescissori­a da 110 milioni di euro. Perché di un’arma letale così, che si appresta ad entrare nell’età della maturità profession­ale, sembra davvero impossibil­e fare a meno. Non lo vuole l’Inter, non lo vuole il capitano, che è rimasto «per giocare qui la Champions e vincere qualcosa con l’Inter». Ecco svelata la prossima missione.

 ??  ?? Icardi abbraccia Borja Valero: l’assist sul 3-0 segnato dall’attaccante argentino è dello spagnolo GETTY
Icardi abbraccia Borja Valero: l’assist sul 3-0 segnato dall’attaccante argentino è dello spagnolo GETTY
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