La Gazzetta dello Sport

«Sono da Pallone d’oro Sogno di battere Messi Penso di meritarmel­o»

●C>7 a France Football lancia la volata al trofeo di fine anno «Che divertente Allegri. Il caso-Mayorga? La verità verrà fuori»

- Alessandro Grandesso PARIGI

Niente dribbling. Ronaldo va dritto al sodo. Anche quando deve entrare nella vicenda del presunto stupro di cui è accusato negli Stati Uniti. E lo fa parlando con France Football in una lunga intervista di avviciname­nto alla cerimonia del Pallone d’oro, un suo obiettivo, ovviamente: «Sogno di superare Messi». Ma CR7 pensa anche di poter continuare a vincere lontano dal Real Madrid, e comunque «in un grande club» come la Juventus.

IMBARAZZO «Non voglio evitare l’argomento – puntualizz­a Ronaldo sulla questione delle accuse di violenza sessuale - né mentire. È una storia che interferis­ce con la mia vita. Ho una compagna, quattro figli, una madre che invecchia, sorelle, un fratello. Senza parlare della mia reputazion­e, esemplare. Questa storia ha conseguenz­e su tutto, ma sono forte mentalment­e e so che uomo e profession­ista sono. La verità verrà fuori e vedremo se la gente che oggi trasforma la mia vita in un circo metterà in prima pagina che sono innocente». La vicenda per ora non è priva di conseguenz­e: «È imbarazzan­te, ho dovuto spiegare alla mia compagna, calmare mia madre e le mie sorelle che sono sbalordite e arrabbiate. Mi spiace soprattutt­o per mia madre. Per il resto me ne frego, so che funziona così, incasso, anche se poi mi resta tutto dentro».

AUTOMATISM­I In campo però Ronaldo non perde colpi: «Sto imparando ad apprezzare i compagni. A Madrid c’erano automatism­i con Marcelo e Modric. Qui sono all’inizio, ma mi sento apprezzato. Lo sento dalle dichiarazi­oni dei compagni che parlano di me come qualcuno di normale, non una star. È importante, dimostra che il gruppo è unito». Merito anche di Allegri: «Con lui ho un ottimo rapporto. È competente e molto divertente, cosa che non sospettavo. E molto profession­ale, come il club. Tutto qui mi corrispond­e, tutti andiamo nella stessa direzione. Per questo ho scelto Torino. Non per soldi, altrimenti sarei andato in Cina e avrei guadagnato 5 volte tanto». SUL TRASFERIME­NTO ESTIVO SOGNO A Madrid, dopo nove anni, invece era finito il feeling: «Non mi sentivo più indispensa­bile. Lo vedevo negli occhi di Perez. L’addio di Zidane non è stato decisivo, ma non mi ha neppure spinto a rimanere. E così ho deciso che era giunto il momento di cambiare». Scoprendo la A: «In Italia si difende meglio, ci sono meno spazi che in Spagna e Inghilterr­a. Il campo è occupato in modo diverso. Sono ancora in fase di apprendime­nto». Ma il Pallone d’oro resta un obiettivo: «Non è un’ossessione, ma penso di meritarlo. Lavoro duro anche per questo. L’età non conta. Sono uno dei migliori della storia. Non sono un eterno giovane, ma voglio continuare a vincere. Sarebbe un sogno superare Messi, ma non dipende solo da me». E Cancelo, portoghese bianconero, si schiera: «Se Cristiano non vincesse il Pallone d’oro, sarebbe incredibil­e».

NON HO SCELTO TORINO PER SOLDI ALTRIMENTI SAREI IN CINA...

CRISTIANO RONALDO

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Cristiano Ronaldo con Massimilia­no Allegri, 51 anni GETTY IMAGES

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