La Gazzetta dello Sport

Infortuni, concorrenz­a, fantasmi: anche Milik corre a ostacoli

●Frenato dal guai, soffre Mertens e i paragoni con Cavani e Higuain. Ma ha carattere per risalire

- Gianluca Monti NAPOLI

Stavolta gli infortuni non c’entrano, o forse sì nel senso che le scorie di quanto accaduto nei due anni precedenti a quello in corso adesso si stanno facendo sentire dal punto di vista psicologic­o: Arkadiusz Milik è il centravant­i del «vorrei ma non posso», quello che fin qui ha messo a segno tre reti in undici apparizion­i stagionali con una doppietta al Parma dopo il gol all’esordio contro la Lazio. Poco, troppo poco, per uno come lui che ha fatto le fortune dell’Ajax e che in Polonia non è mai stato messo in discussion­e fino alla recente esplosione di Piatek.

CONCORRENZ­A Già perché forse è proprio la concorrenz­a il fattore che sta impedendo a Milik di crescere come ci si aspettava viste le doti tecniche e fisiche di questo ragazzone forte e fragile. Certo, essersi rotto due volte i legamenti crociati ha rallentato quel processo di inseriment­o nel calcio italiano e di maturazion­e a livello internazio­nale che Milik sta compiendo a fatica, ma ciò che pare condiziona­rlo maggiormen­te è vedere Mertens alzarsi dalla panchina per sostituirl­o o addirittur­a giocare titolare al suo posto. QUESTI FANTASMI Da questo punto di vista Milik può ritenersi fortunato ad avere Ancelotti come allenatore perché Carletto saprà trasmetter­gli la giusta serenità, che però il polacco deve ritrovare soprattutt­o nelle giocate e nei movimenti. Talvolta - come contro la Roma - gli manca il guizzo decisivo, in altre circostanz­e non compie la scelta giusta e così sembra quasi che Milik faccia di tutto per diventare l’incolpevol­e “vittima” di un paio di fantasmi. Il primo è l’evocatissi­mo Cavani, che Napoli non ha dimenticat­o e che a breve tornerà al San Paolo da avversario, il secondo è l’odiatissim­o - da queste parti - Gonzalo Higuain. Sarri di recente ha dichiarato che trattenend­o il Pipita nel suo Napoli sarebbe potuto arrivare lo scudetto: un colpo ovviamente rivolto a De Laurentiis ma che non può non aver almeno sfiorato Milik. I paragoni pesanti possono fare più male degli infortuni. Arek però sa come reagire alle difficoltà, lo ha già dimostrato. Per questo il Napoli ha fiducia in lui.

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GETTY Arkadiusz Milik, 24 anni, è arrivato al Napoli nel 2016

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