El Shaarawy, il rinnovo sarà da capocannoniere
Dite la verità. In un sondaggio tra tifosi giallorossi, nelle previsioni quanti voti avrebbe ottenuto Stephan El Shaarawy come capocannoniere della squadra dopo 10 giornate di campionato? Sicuramente meno di SMD (Sua Maestà Dzeko), dell’emergente Under, dei nuovi arrivati Kluivert e Pastore, accolti dal tripudio della folla. Invece è il Faraone che guarda tutti i suoi compagni di squadra dall’alto. Certo, è un’altezza relativa, visto che i 3 gol segnati – l’ultimo domenica sera al Napoli – lo pongono assai dietro i cannonieri stagionali degli altri club, ma sono senz’altro un pieno di ottimismo per il prosieguo della stagione.
ANNI ROSSONERI D’altronde è dalla stagione milanista targata 2012-13 che El Shaarawy dopo un congruo numero di giornate non si innalzava così in altro. Motivo in più per responsabilizzare ancor più un attaccante che di sicuro non ha fatto della continuità il suo punto di forza. Adesso, però, c’è bisogno di lui. C’è bisogno che il Faraone stringa i denti perché Perotti resterà ai box ancora per un paio di settimane e il talento di Justin Kluivert deve essere miscelato con l’esperienza, che per ora manca.
IL RINNOVO In ogni caso, per il Faraone in fondo alla strada c’è sempre il rinnovo di un contratto in scadenza nel 2020. La società ha tutta l’intenzione di prolungarlo, anche perché l’attaccante ha compiuto (appena) 26 anni sabato scorso e quindi ha ancora tanto da dare. Non è un caso che in estate El Shaarawy abbia respinto tutti i corteggiamenti giuntigli da club che non avevano le ambizioni della Roma. Il futuro insomma sembra giallorosso. Con i gol a santificare il matrimonio.