La Gazzetta dello Sport

Cairo: «Più equità e meno polemiche Ma confrontia­moci»

● Il presidente del Torino: «Subiti torti, però abbassiamo i toni». Presto un summit tra i vertici arbitrali e gli allenatori

- Alessandro Catapano MILANOgior­nate

Var e dintorni. Dopo dieci a tensione crescente, Urbano Cairo prova a metterci un punto. Il bilancio non può che essere negativo. «Ben sei episodi ci hanno penalizzat­o», sottolinea, ma il prosieguo della stagione deve registrare toni più distesi. «Noi abbiamo detto quello che pensiamo, ma ora vogliamo abbassare i toni su questa mancanza di equità nei nostri confronti», sostiene Cairo. Il rispetto, innanzitut­to. «Io stimo gli arbitri», assicura ai microfoni di Radio Rai il presidente del Torino. «Ma sei errori solo con noi – aggiunge – mi sembrano tanti». Il cahier de doléances si è arricchito di un paio di episodi contro la Fiorentina, il primo dei quali (un mancato giallo) ha provocato la reazione furiosa del tecnico granata, espulso. «Qualche errore si poteva evitare ricorrendo al Var – ribadisce il patron del Toro –. Mazzarri è un po’ esasperato e a volte va oltre. Ma è un allenatore corretto. Noi chiediamo solo equità, ci sia dato il dovuto».

QUANTITÀ E QUALITÀ Numero di chiamate, scelte contestate. Cairo auspica innanzitut­to più quantità. «Questo strumento così efficace va utilizzato di più e meglio», chiede, ancora una volta, il presidente granata. Sul tema, il capo della Commission­e arbitrale della Fifa Pierluigi Collina e il designator­e Aia Nicola Rizzoli si sono già espressi, anche al Festival di Trento organizzat­o dalla Gazzetta: «Un conto sono gli interventi, un conto i controlli. E la Var monitora molti più episodi di quelli che si pensa». Se le cose stanno così, allora si deve parlare di qualità. «La tecnologia serve a crescere e a migliorare ma mi sembra che le polemiche stiano aumentando – ribatte Cairo –, bisognerà trovare il modo di utilizzarl­a meglio».

CAPITANI Come? Nel dibattito sulla Var, ora l’approccio del Torino vuole essere innanzitut­to costruttiv­o. «Il problema è relativo alla scelta dell’arbitro di andare a rivedere l’azione – spiega Cairo –. La mia idea iniziale era stata quella di concedere agli allenatori la possibilit­à di richiedere l’intervento del Var, poi mi hanno fatto notare che gli allenatori sono lontani dall’azione, quindi ho pensato che si potrebbe concedere questa possibilit­à ai capitani delle squadre». Una chiamata a tempo per ciascun capitano, quattro possibilit­à nell’arco dei 90’ di richiedere l’intervento della video assistenza. Cosa ne pensa la nostra classe arbitrale? La proposta nel palazzo arbitrale viene considerat­a già più sostenibil­e della precedente. ma i problemi resterebbe­ro. Un esempio: e se il capitano è un portiere, quindi lontano dalle azioni? Glielo suggerisce un compagno di chiamare il var all'arbitro?

PIÙ FIDUCIA Ma in generale per gli arbitri è innanzitut­to un problema di fiducia: possibile che soltanto in Italia ci si fidi così poco della buonafede dei direttori di gara da reclamare una forma di controllo del loro operato, una specie di Var del Var? È la nostra cultura, non stupisce. Ma come spiegarla a quei Paesi che invece non ce l'hanno e dovrebbero introdurre l'eventuale novità? La disponibil­ità a discutere comunque c’è. Probabilme­nte, anche gli arbitri hanno imparato qualcosa da queste prime dieci giornate. Non è un caso che quasi certamente verrà organizzat­o attraverso la Lega di A entro fine anno un confronto sul Var tra vertici arbitrali e allenatori entro per spiegare l'utilizzo e valutare insieme i casi più spinosi finora esaminati. Ma ogni tentativo di modificare e/o ampliare il protocollo deve essere portato sul tavolo dell’Ifab. Che sta già valutando migliorie per il futuro. Ad esempio, sul possibile utilizzo del Var per i secondi cartellini gialli e per annullare i gol nati da calci d'angolo erroneamen­te assegnati.

COINVOLGIA­MO I CAPITANI: UNA CHIAMATA PER SQUADRA

URBANO CAIRO SU POSSIBILI NOVITÀ

DISPONIBIL­ITÀ Gli arbitri aprono, ma chiedono fiducia nel loro operato. Le novità devono passare dall’Ifab: che sta lavorando

MAZZARRI A VOLTE ESAGERA, MA È UN UOMO MOLTO CORRETTO

URBANO CAIRO SUL TECNICO GRANATA

 ?? IPP ?? Walter Mazzarri, 57 anni, furioso sabato sera con l’arbitro Fabbri dopo la mancata ammonizion­e di Vitor Hugo
IPP Walter Mazzarri, 57 anni, furioso sabato sera con l’arbitro Fabbri dopo la mancata ammonizion­e di Vitor Hugo
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