La Gazzetta dello Sport

I CAPITANI DI MAX SPECIALE TURNOVER

La fascia «mobile» dei bianconeri

- Di ALBERTO CERRUTI email: acerruti@rcs.it

Abbagliati, giustament­e, dall’ultimo capolavoro di Cristiano Ronaldo, sempre più leader della Juventus in Italia e in Europa, abbiamo trascurato il nuovo messaggio lanciato da Allegri alla sua squadra e indirettam­ente anche alle altre. Elogiato da tutti per l’abilità con cui alterna i tanti campioni a disposizio­ne, tra campo e panchina, il tecnico bianconero quest’anno, un po’ per necessità e molto per scelta, ha inventato un inedito turnover: quello dei cinque capitani.

Del Piero non abita più qui, dai tempi di Conte. Buffon ha smesso con la Juventus, ma non con il calcio. Facile, di conseguenz­a, assegnare la nuova fascia al titolare con maggiore anzianità aziendale, nel caso specifico Chiellini, in campo con la maglia bianconera dal 2005. E infatti il difensore, che non ha abbandonat­o la nave nemmeno nell’anno della retrocessi­one in B, è stato il primo e indiscusso capitano nell’esordio in campionato contro il Chievo, confermati­ssimo poi contro la Lazio e il Parma. Contro il Sassuolo, però, alla quarta di campionato, ecco la prima, sorprenden­te, svolta. Senza Chiellini, la fascia è passata sul braccio del tedesco Khedira, «soltanto» alla quarta stagione con la Juventus, ma attenzione: nel giorno in cui in campo c’era anche Bonucci, che veste la maglia bianconera dal 2010, con l’intervallo dell’ultimo anno al Milan di cui tra l’altro è stato subito capitano. Un chiaro segnale della società, oltre che di Allegri, sicurament­e non sgradito ai tifosi. Un messaggio, più o meno indiretto, per far capire l’importanza della continuità aziendale, o meglio di fedeltà alla maglia. Con la controprov­a offerta dal fatto che nessuno, in occasione della prima assenza di Chiellini, aveva pensato di dare la fascia a Ronaldo, grande campione, ma appena arrivato.

Nella seconda assenza del capitano titolare, contro il Bologna e sempre con Bonucci in campo, ecco un nuovo sostituto al di sopra di ogni sospetto, Barzagli. Contro il Genoa, invece, il ritorno al passato che nessuno aveva previsto, perché senza Chiellini, Khedira e Barzagli alla vigilia il favorito per indossare la fascia di capitano sembrava Mandzukic, un altro esordiente in questo ruolo come il tedesco. Evidenteme­nte «perdonato» dopo il ritorno a casa, Bonucci quel giorno ha ritrovato i gradi, anche se nella partita più sfortunata, coincisa con i primi punti persi dalla Juventus.

Tutto risolto, quindi? Macché. Sabato scorso, a Empoli, Chiellini si è bloccato nel riscaldame­nto e Bonucci era in campo, ma il capitano per la prima volta è stato Dybala, sei anni e quattro stagioni bianconere meno di lui. Magari l’argentino lo sarebbe stato già contro il Genoa se avesse giocato dall’inizio, ma anche se Dybala era tra i «vice» designati a inizio stagione, rimane il fatto che Bonucci è diventato capitano quasi per caso e soltanto per un giorno. E allora, con il turnover tecnicotat­tico di Allegri, un po’ per le possibilit­à offerte dalla «rosa» extralarge della Juventus, un po’ per infortuni, squalifich­e e scadimenti di forma, non meraviglia­moci se sotto la ciliegiona arrivata da Madrid scopriremo nuovi capitani bianconeri in questa stagione.

Perché la morale di tutto ciò è racchiusa in quello slogan twittato proprio da Ronaldo: «Uno per tutti, tutti per uno». Grazie anche a questo nuovo turnover della fascia.

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