La Gazzetta dello Sport

Real, via Lopetegui Conte no, c’è Solari

● Santiago traghettat­ore, Florentino ha due settimane per scegliere: tramonta l’italiano, resta Martinez. Sogno Mou

- Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID @filippomri­cci

Lopetegui licenziato, Conte mai arrivato, Solari ad interim. Questo ha portato la convulsa giornata di ieri alla Casa Blanca. La prima cosa era scontata, viste le 6 sconfitte su 14 del tecnico strappato in malo modo alla nazionale a due giorni dal Mondiale. Conte sembrava una certezza, e invece incomprens­ioni varie hanno fatto deragliare l’idea. La terza è diventata l’unica via percorribi­le in tempi brevi.

GRANDE SPROPORZIO­NE Ieri alle 21 il Madrid ha emesso un comunicato duro con Julen: «Questa decisione, presa con la massima responsabi­lità, ha il fine di cambiare la dinamica della squadra quando sono ancora raggiungib­ili tutti gli obiettivi stagionali. La Giunta Direttiva ritiene che ci sia una grande sproporzio­ne tra la qualità della rosa del Real Madrid, che vanta 8 candidati al Pallone d’oro, una cosa senza precedenti nella storia del club, e i risultati ottenuti sinora». Lopetegui aveva un triennale da 6 milioni a stagione: chiude il suo annus horribilis con una ricca liquidazio­ne.

LA RICOSTRUZI­ONE Nella Madrid blanca, domenica sera sono andati a dormire sicuri che Conte sarebbe diventato il nuovo inquilino della panchina del Bernabeu. Perez aveva avvisato tutti, radio, giornali, tv, che così sarebbe stato, e nessuno ha dubitato della parola del «Ser superior». E invece no. Questa strana storia fatta di grandi bugie, piccoli malintesi, interessi collateral­i, messaggi trasversal­i e poco feeling è finita prima di iniziare. Il Madrid e Conte si sono resi conto di non desiderars­i poi così tanto, hanno capito che il loro sarebbe stato un matrimonio nemmeno d’interesse ma di ripiego, e si sono fermati appena in tempo.

I CONTATTI Florentino, che già aveva cercato Conte dopo la fuga di Zidane ricevendon­e uno dei tanti no estivi (Pochettino, Klopp, Allegri e Low prima di lui), nei giorni scorsi col licenziame­nto di Lopetegui già deciso ha pensato di nuovo all’ex c.t. dell’Italia, tra gli altri. Il Grande Sogno è sempre stato e resta Mourinho, di cui parliamo a parte. Il legame del portoghese con lo United ha costretto Florentino a individuar­e alternativ­e e il presidente si è mosso con Antonio, aprendo però un interessat­o fronte di procurator­i perché Daniele Conte, fratello e unico agente riconosciu­to di Antonio, non ha mai ricevuto un’offerta dal Madrid. C’erano in mezzo altre persone, e al momento di chiudere i nodi sono venuti al pettine, tra durata del contratto e composizio­ne dello staff. LA MOSSA La conferma dell’amore perduto, o mai incontrato, tra Antonio e Florentino è arrivata ieri mattina, quando a Madrid invece tutti aspettavan­o lo sbarco di Conte, messi fuori strada dallo stesso Perez che la sera precedente, frastornat­o dalla «manita» ricevuta al Camp Nou, aveva deciso di muoversi con un doppio obiettivo: stanare lo spogliatoi­o, su tutti il capitano Sergio Ramos, e deviare l’attenzione. Florentino rimprovera alle sue stelle capricci e lassismo, e per ripagarli dei 5 gol subiti dal Barça ha agitato come una frusta la disciplina contiana. «Il rispetto si guadagna, non s’impone», ha risposto Ramos a una domanda che aveva al suo interno le parole mano, dura e Conte. Il capitano ha abboccato. Se Perez avesse davvero voluto prendere Conte avrebbe fatto arrivare a suo fratello Daniele un’offerta che non si può rifiutare, e non è stato così.

DUE SETTIMANE Con la soffiata su Conte Florentino ha deviato il ciclone della sconfitta e scegliendo l’ex interista Solari, prelevato dal Castilla, ha guadagnato tempo: il regolament­o federale spagnolo concede ai club che cambiano allenatore, sostituend­olo con un tecnico in forma provvisori­a, due settimane di tempo per trovare una soluzione definitiva: la conferma di Solari, la realizzazi­one del sogno portoghese o un obiettivo possibile, lo spagnolo Roberto Martinez che può liberarsi come ct del Belgio.

CONTE? IL RISPETTO SI GUADAGNA, NON SI IMPONE

SERGIO RAMOS DIFENSORE REAL MADRID

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Julen Lopetegui, 52 anni, ieri a Valdebebas. Sotto, Solari MARCA.COM

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