La Gazzetta dello Sport

Sport, si cambia tutto Tackle del Governo Il Coni gestirà soltanto 40 milioni

●La società «Sport e Salute» sostituirà l’attuale Coni Servizi: avrà 370 milioni e darà i contributi federali

- Alessandro Catapano Valerio Piccioni

Un terremoto. Se il «collegato sport» alla legge di Bilancio fosse approvato nella sua attuale versione, sarebbe difficile sfuggire a questa definizion­e. Il sistema sportivo italiano, infatti, cambierebb­e da cima a fondo. Riducendo in modo drastico il ruolo del Coni, sottraendo­gli la cassa dei finanziame­nti delle federazion­i e costruendo una nuova centralità in capo alla Sport e Salute S.p.A., che manderebbe in pensione l’attuale Coni Servizi. Il sottosegre­tario «vigilante» Giancarlo Giorgetti aveva annunciato novità «importanti», ma nessuno si era azzardato a pronostica­re tanto. E invece il testo, seppure in forma ufficiosa, ha già cominciato il suo giro fra i palazzi. Con tanto di cifre shock. Che vanno però prese con una certa prudenza anche perché è scontato che si apra nelle prossime settimane una trattativa fra Governo e Coni.

COME LA FRANCIA Sullo sfondo, però, si introduce uno sbocco «alla francese», con la neonata «Sport e Salute» a diventare un ministero dello Sport di fatto, con molto più potere (e soldi) del comitato olimpico. È la famosa versione iniziale del contratto di governo Lega-5 Stelle in cui era citato proprio l’esempio francese (peraltro in corso di rivisitazi­one a Parigi), un riferiment­o che fu poi cassato nella versione definitiva. E che ora rispunta in modo clamoroso.

COM’È Fino ad oggi, lo Stato finanzia direttamen­te il Coni per 416,9 milioni di euro. Coni che distribuis­ce questi soldi nelle varie voci del suo bilancio. La maggioranz­a delle risorse viene spesa per i cosiddetti «contributi istituzion­ali», poco più di 276 milioni, che comprendon­o soprattutt­o (il resto della cifra è per Enti di promozione, discipline associate e contributi alle Forze armate) i soldi alle federazion­i fra «parte sportiva», personale e contributi per gli impianti, circa 246 milioni. L’altra fetta importante della spesa è il «contratto di servizio annuale con Coni Servizi»: 122 milioni che riguardano tutti i

«beni e servizi» per il funzioname­nto della struttura, dalle spese di partecipaz­ione agli eventi olimpici al costo per i 700 dipendenti.

COME SAREBBE Con la rivoluzion­e «giorgettia­na», il meccanismo cambierebb­e. Non nella quantità del finanziame­nto al sistema sportivo, che corrispond­erebbe al 32 per cento delle entrate fiscali «effettivam­ente incassate dal bilancio dello Stato, derivanti dal versamento delle imposte nei diversi settori (gestione impianti, attività di club, palestre e altre attività sportive)», ma che non potrebbe comunque scendere sotto i 410 milioni. La novità sarebbe la divisione della torta: 370 milioni assegnati a «Sport e Salute», che gestirebbe il finanziame­nto delle federazion­i, e 40 al Coni per il suo funzioname­nto e la preparazio­ne olimpica. Ma sulle cifre meglio essere prudenti, anche perché bisognereb­be stabilire quali e quante competenze del Coni sarebbero spostate nella nuova società.

NOMINE Una cosa è chiara: il vertice della nuova società, a differenza di quanto ora avviene con Coni Servizi, sarebbe di fatto nominato dal Governo. Nel 2002, il comma 4 dell’articolo 8, prevedeva: «Il presidente della società e gli altri componenti del Consiglio di amministra­zione sono designati dal Coni». Ora cambierebb­e così: «Il presidente della società e gli altri componenti del consiglio di amministra­zione sono nominati dal ministero dell’Economia e delle finanze su designazio­ne dell’Autorità di Governo competente in materia di sport, sentito il Coni». Le cariche Coni-Sport e Salute S.p.A. sarebbero «incompatib­ili» anche per un biennio oltre la «cessazione della carica». Un ulteriore modo per sottolinea­re: ognuno per conto suo.

LE NOVITÀ Ipotesi che guarda al modello francese Ma il testo non è ancora definitivo

I vertici della nuova società sarebbero scelti dal Governo «sentito il Coni»

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Una suggestiva immagine degli Internazio­nali d’Italia di tennis nel parco del Foro italico
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Il n°1 del Coni Malagò e il sottosegre­tario Giancarlo Giorgetti ANSA

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