La Gazzetta dello Sport

La quota dei diritti tv soltanto per chi ha bilanci sani

●Torna in pista anche la misura «moralizzat­rice» per rafforzare i controlli sullo stato di salute dei club

- a.cat.-v.p.

Ce n’è anche per il calcio. L’ormai temutissim­o «collegato sport» alla legge di Bilancio coinvolge anche il nostro sport più popolare e discusso, soprattutt­o alla luce dei fallimenti di questa estate, la cui ricaduta ha mandato letteralme­nte in tilt la giustizia sportiva, scoprendo molte zone d’ombra anche nella filiera dei controlli alla base del rilascio delle licenze nazionali. Un nervo scoperto per il sistema calcio, che Gravina ha messo in cima alle sue priorità, con una valutazion­e dei poteri e delle tempistich­e della Covisoc, ma a cui questo governo lavora ormai da mesi.

SOTTO LA CONSOB Dunque, nel collegato torna in auge l’obbligo di sottoporre i bilanci delle società di A e B alla vigilanza di revisori altamente specializz­ati. Accade già oggi, ma questo meccanismo verrebbe rafforzato e ancorato alla distribuzi­one dei diritti tv. Il testo è tuttora in via di definizion­e, ma la base è quella contenuta nel decreto sicurezza, da cui poi la parte sportiva è stata stralciata. Quella relativa alla riforma della giustizia sportiva è finita in un decreto ad hoc, questa sui bilanci viene ricollocat­a ora. Il testo originale recitava così: «A partire dalla stagione sportiva 2019-20 possono accedere alla ripartizio­ne della quota dei diritti audiovisiv­i da assegnare ai partecipan­ti ai campionati di calcio di Serie A e B solo le società, quotate e non quotate, che abbiano sottoposto i propri bilanci alla revisione legale svolta da una società di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili, la quale, limitatame­nte a tali incarichi, è soggetta alla vigilanza della Commission­e nazionale per le società e la borsa (Consob, ndr)». Non ci si dovrebbe discostare troppo da queste linee guida, in sostanza la novità rispetto allo status è questa: se vuoi i soldi, devi sottoporti al controllo di un revisore indipenden­te su cui vigila la Consob (in Italia sono una ventina) e, soprattutt­o, devi superarlo.

E LA COVISOC... Il messaggio al mondo del calcio è chiaro. Anche se già l’85% delle società di A si affida per la revisione dei propri bilanci a grandi società nell’elenco Consob, la novità impatterà anche sui club di B e costringer­à un po’ tutti a fare le cose per bene, se vogliono continuare a godere dei ricavi dei diritti tv. Materia troppo sensibile per essere elusa. L’intervento del governo dovrà incastrars­i con il nuovo Codice dei controlli sulle iscrizioni ai campionati che sta studiando Gravina: in un lasso di tempo molto limitato (una settimana?) sarà la stessa Covisoc, con una sezione ad hoc, a valutare i ricorsi delle società inizialmen­te escluse. Poi – e qui subentra la riforma del Coni — ci si potrà rivolgere solo alla Sezione speciale del Collegio di garanzia. Dopodiché, sarà Tar.

 ?? ANSA ?? Gabriele Gravina, 65, appena eletto presidente della Figc
ANSA Gabriele Gravina, 65, appena eletto presidente della Figc

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy