Campiglio di notte e lo slalom 3Tre Sarà grande show
Il mitico Canalone Miramonti è già imbiancato. A Madonna di Campiglio scende la neve e sale l’attesa per il grande appuntamento con la coppa del Mondo di sabato 22 dicembre. Ieri l’aria di festa è arrivata fino a Milano, in sala Buzzati – la casa della Gazzetta dello Sport – dove lo slalom notturno della 3Tre, il più prestigioso del Circo Bianco, ha accesso i riflettori per la 65ª edizione. «Vogliamo condividere con gli appassionati la gioia di organizzare questa gara – ha spiegato Lorenzo Conci, presidente del Comitato organizzatore –. La 3Tre ha una tradizione bellissima che vogliamo raccontare».
STELLE Campiglio significa fascino e prestigio, il San Siro della neve, il giardino di casa dei campioni. Da Gustavo Thoeni a Marcel Hirscher, il re pigliatutto del 2017, passando per i successi di Ingemar Stenmark e il tris di Alberto Tomba, la storia grandi firme della 3Tre è stata rivissuta insieme a ospiti d’eccezione: Piero Gros, vincitore nel 1972 e 1974, Ivano Edalini, primo nel 1986, e Giorgio Rocca, l’ultimo azzurro in trionfo nel 2005. Immagini e video hanno accompagna- to gli aneddoti. «Sul Canalone Miramonti ho vinto a 18 anni il primo slalom in coppa del Mondo. È il luogo dove mi allenavo con la Nazionale, un posto che mi rimarrà sempre nel cuore – spiega Gros, icona della Valanga Azzurra, intervistato dal vicedirettore vicario della Gazzetta dello Sport, Gianni Valenti –. È la pista giusta per dare il massimo, la carica del pubblico ti spinge fino al traguardo». «Quando all’arrivo vedi il tabellone e i tifosi che esplodono, ti vengono i brividi» fa eco Ivano Edalini, che a Campiglio ha festeggiato il suo unico slalom nel massimo circuito. E un vincitore a sorpresa è quello che invoca Rocca per il 2018: «Trionferà ancora Hirscher? Non è scontato. Kristoffersen gli è molto vicino, deve solo avere un pizzico di cattiveria in più. La gara è aperta e agli italiani dico “coraggio”: è passato troppo tempo dal mio successo».
LA NOVITÀ Tanti gli amici della 3Tre in sala, da Paolo De Chiesa – anche lui azzurro ai tempi della Valanga e ora opinionista di RaiSport – all’ex cestista Pierluigi Marzorati e al vincitore di due Giri d’Italia, Gilberto Simoni. Simbolo che la classica di Campiglio è un evento che abbraccia tutto lo sport italiano. E il glorioso passato della 3Tre da quest’anno si unisce al futuro in un’iniziativa dal sapore vintage: al primo sul podio verrà consegnata la Maglia Fulmine, la divisa gialla retrò assegnata ai vincitori negli Anni 50 e reintrodotta in collaborazione con Falconeri.