E Pochettino ha fede: «Barça? Non è impossibile»
●«Dobbiamo provarci». E Kane critica Wembley: «Non è facile su questo fondo»
CORRISPONDENTE DA LONDRA
Alla fine, Mauricio Pochettino si gode la serata fino in fondo: Eriksen gli regala il gol e la vittoria della speranza, i commentatori inglesi passano dal bastone alla carota. È il calcio, bellezze, e il manager argentino conosce bene le regole. La formazione di partenza è parsa una sfida alla logica, perché smontare gli ingranaggi più importanti del successo sul Chelsea, con Eriksen e Son confinati in panchina, non è sembrata una mossa saggia, ma le vie del football sono infinite e con gli inserimenti del danese e del coreano il copione è cambiato. Il Tottenham ha vinto, viva Pochettino. In quattro giorni, 3-1 al Chelsea e l’1-0 all’Inter. Il destino vuole che Mauricio andrà a giocarsi le sue chance a Barcellona, città che appartiene alla sua storia e al suo cuore per i trascorsi con l’Espanyol. «Un giorno tornerò a viverci», disse una volta. Tra due settimane tornerà invece con un unico scopo: conquistare gli ottavi con quella che si potrebbe definire, più prosaicamente, una «mandrakata».
MISSIONE POSSIBILE Pochettino crede nell’impresa. «Può accadere ancora tutto. Non parlo mai di missione impossibile. Al contrario: a Barcellona è una missione possibile. Bisogna crederci. Sarà dura, ma dobbiamo crederci. Ora dobbiamo pensare all’Arsenal, un altro derby. Perché Eriksen e Son in panchina? Non possiamo giocare sempre con gli stessi. Dobbiamo ruotare i calciatori ed evitare rischi, soprattutto quando il ritmo è una gara ogni tre giorni. Non contano i singoli, ma il gruppo, il Tottenham. Vorrei cambiare una volta per tutte l’approccio e pensare che una squadra è un gruppo, nel quale un tecnico si assume la responsabilità di prendere decisioni anche rischiose. Certe volte, dopo un trionfo come con il Chelsea, devi cambiare qualcosa per ricaricare il gruppo. È un modo per coinvolgere tutti nel tuo progetto».
IL CAMPO Anche Kane crede nell’impresa. Il capitano del Tottenham critica il prato di Wembley: «Giocare su questo fondo non è facile. Nel primo tempo abbiamo creato due occasioni importanti. La cosa importante è stata non incassare gol. Daremo tutto a Barcellona. Missione possibile».