Apollon, gol da CR7 La Lazio non c’è e finisce seconda
●Biancocelesti sottotono sconfitti a Cipro: perla in rovesciata di Faupala e rete di Markovic nel finale
La consolazione è che, anche con i tre punti, il primo posto nel girone sarebbe rimasto difficilissimo. Perché per battere con tre reti di scarto, all’Olimpico tra due settimane, il rullo compressore Eintracht sarebbe servita un’impresa quasi impossibile. Così invece il match con i tedeschi sarà una sorta di amichevole e Inzaghi, anche in quell’occasione, potrà far rifiatare i titolari. Come ha fatto a Nicosia, rimediando una sconfitta della quale avrebbe volentieri fatto a meno, anche perché, per quanto indolore, somiglia molto a una figuraccia. La Lazio non aveva mai perso contro una formazione cipriota ed ha inoltre interrotto la serie europea (fermatasi a 9) di gare nelle quali aveva segnato almeno un gol.
«CRISTIANO» FAUPALA Capita quando stravolgi la squadra e schieri, tutti assieme, molti elementi che il campo non lo vedevano da tempo. Strada obbligata, però, perché con la qualificazione già in cassaforte e un primo posto complicatissimo da raggiungere Inzaghi ha preferito (comprensibilmente) lasciare a Roma 7-8 titolari e schierarne solo uno, Acerbi. La Lazio, peraltro, non era neppure partita male. Ed aveva retto bene fino al 20’, su un campo ai limiti della regolarità (su Nicosia si è abbattuto un nubifragio prima del match), creando anche un paio di opportunità interessanti con Berisha e Correa. Poi, però, alla mezzora, è arrivato l’episodio che ha mandato al tappeto i biancocelesti (che infatti non si sono rialzati più) e mandato in orbita i ciprioti. Sul cross di Joao Pedro il carneade Faupala si è travestito per una sera da Cristiano Ronaldo e tirato fuori una rovesciata molto simile a quello con cui CR7 ammutolì lo Stadium l’anno scorso col Real Madrid.
FOCUS Sconfitta indolore ma prevedibile: capita se si lasciano a Roma 7-8 titolari
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POCO DA SALVARE La partita della Lazio è finita lì. Chi doveva mettersi in mostra si è fatto prendere dallo sconforto, chi ha invece ambizioni da titolare per domenica (vedi Correa e Caicedo) ha pensato a salvare le gambe su un terreno infido e contro avversari per nulla teneri. Inzaghi ha anche provato a rianimare la squadra, inserendo Lulic e Rossi e passando ad un 4-2-4 da «o la va o la spacca». È prevalsa la seconda opzione, però. Con l’Apollon (alla prima vittoria contro una squadra italiana) che in contropiede ha anche centrato il raddoppio, grazie a Markovic, assistito dal nuovo entrato Papoulis. Per la Lazio una serata tutta da dimenticare. Con pochissimo da salvare. Il debutto stagionale di Rossi, quello assoluto del baby Armini e la presenza consecutiva numero 140 di Acerbi in una gara ufficiale.