Milano senza tiro Davies e lo Zalgiris non fanno sconti
●L’AX paga un break di 0-18. James e Micov negativi. L’ex centro di Varese fa la differenza
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La sconfitta di Barcellona era stata giustificata come un calo di energie, quello di ieri a Kaunas, secondo k.o. di fila in questa Eurolega, è soprattutto una questione di numeri che nel basket pensano ancora tanto. Milano non li ha avuti dalla sua parte in una trasferta abbordabile perché finora sul campo dello Zalgiris erano passati tutti. Ma nelle trasferte di coppa non puoi sopravvivere tirando col 33% da tre, il fondamentale che finora è stato il più decisivo nelle vittorie dell’Olimpia, col 50% dalla lunetta e pagando deficit di -13 a rimbalzo e di -10 nella distribuzione degli assist anche se i rilevatori lituani devono avere assimilato troppo alla lettera i dettami della Nba nell’assegnazione dei passaggi vincenti. Non basta pareggiare il conto tra recuperi e palle perse e tentare una fuga sul +7, subito frenata dagli errori di cui sopra, per mettere pressione alla squadra baltica, soprattutto se la Milano di oggi si deve confrontare con le prima crisi di fatica della stagione abbinata alle assenze che, tra infermeria e finestre Nazionali, le hanno tolto per questa sfida 4 giocatori.
COLPO DI CODA Milano però non può e non deve piangersi addosso perché la partita, anche dopo il tremendo parziale di 0-18 accusato nella seconda parte del secondo quarto, è sempre stata lì, sarebbe bastato un canestro in più o una forzatura in meno per riprenderla. Due volte l’AX è arrivata a -1 (tripla di Bertans del 53-52, schiacciata di Gudaitis del 6968), Micov ha fallito da trepunti il potenziale pareggio e nel finale, James, volendo rivestire il ruolo di Superman, ha pasticciato due possessi decisivi. E tuttavia stavolta l’Olimpia non avrebbe meritato di prendersi la vittoria se è vero che i suoi due tenori James e Micov (in attesa del rientro del terzo, Nedovic) per tutto il primo tempo hanno fatto cilecca e anzi coi loro errori hanno alimentato l’allungo lituano. Certo, alla fine lo score sembra anche benevolo con loro ma stavolta non è arrivato il colpo di coda, quello che con Khimki ed Efes aveva fatto la differenza.
DERBY Va detto che lo Zalgiris è stata a tratti superiore anche se il suo massimo sforzo ha prodotto solo un +11. La squadra di coach Jasikevicius ha meno talento dell’anno passato ma intanto sta crescendo forte Brandon Davies, dominatore sui due lati del campo, ieri capace di toccare il suo record in Eurolega come punteggio individuale. L’ex varesino ha forse sentito aria di derby e coi suoi canestri, molti dei quali frutto di un jumper pulito e mortifero dai 4 metri, ha prima scavato il solco a favore di Kaunas e poi lo ha difeso respingendo ogni tentativo di rientro di Milano. Con lui il play Wolters ha letto bene la partita, meglio di James, mentre Ulanovas e Kavaliauskas hanno fatto buona legna. Il finale in volata ha premiato le scelte dello Zalgiris e bocciato quelle di Milano.
DETTAGLI Pianigiani un po’ se lo sentiva: «È stato decisivo il secondo quarto nel momento in cui abbiamo perso controllo del ritmo e nelle condizioni in cui siamo, con tante assenze e una condizione generale non buona, sapevamo che sarebbe stato difficile rimontare — ha commentato il coach campione d’Italia —. Abbiamo giocato un buon secondo tempo ma allo stesso tempo siamo caduti vittima dei dettagli: tanti piccoli errori, tiri liberi buttati, lay-up, qualche palle persa, ma per vincere una partita come questa occorre essere solido per 40 minuti e noi lo siamo stati per 36-37 minuti. In quel finale di secondo quarto abbiamo preso troppi tiri dopo un passaggio perdendo fluidità».
JAMES 5,5 Stakanovista con 39’52” in campo, garantisce al solito il suo bottino di punti e assist ma le sue forzature da 3 nel secondo quarto facilitano il parzialone lituano. CINCIARINI 5 Inizia bene, poi si smarrisce e scompare in panchina. MICOV 5,5 Anche il Professore stecca nel primo tempo (2 punti in lunetta e 0/5). Trova il primo canestro su azione al 23’ poi cresce. Fallisce la tripla della parità a 2’ dalla fine. I numeri non lo bocciano, la sconfitta sì BROOKS 5 Subito la tripla dello 0-3, si annulla con White, in una partita così non può prendere solo tre tiri. TARCZEWSKI 4 Forse ha bisogno di un mental-coach perché il suo livello di concentrazione (leggi i soliti falli gratuiti) è molto basso. KUZMINSKAS 6,5 Alterna prodezze offensive a dormite difensive. L’aria di casa lo scuote ma per vincere è meglio non passare da lui. BERTANS 6 Due triple a segno che nel terzo quarto riportano a contatto Milano: vista la serata magra al tiro dei compagni, meritava più spazio. JERRELLS 4 E’ il fantasma del palcoscenico ma qui non siamo a teatro. Con lui in campo Milano cala sempre.
PIANIGIANI 5,5 Si sgola nei timeout chiedendo pazienza e tiri non affrettati. Dopo lo 0-18 riscuote solo una rimonta che non va in porto.
WOLTERS 7, WALKUP 6,5, MILAKNIS 6,5, WHITE 5,5, KAVALIAUSKAS 6,5, GRIGONIS 6,5, WALTON 5, WESTERMANN 5, ULANOVAS 7.
ALL. JASIKEVICIUS 7 ● E’ il differenziale a favore dello Zalgiris Kaunas nella valutazione totale (le voci positivi meno quelle negative) delle due squadre: 108-81
FATTI E PAROLE Fatica, assenze, numeri negativi. Troppi gli errori di James e Micov
Pianigiani: «Nel 2° quarto abbiamo affrettato tante soluzioni»
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