Paura gilet gialli: in Francia sabato si ferma la Ligue 1
●La protesta, prevista l’8 dicembre, ha portato al rinvio dei match Psg-Montpellier e Tolosa-Lione
Auto bruciate, negozi presi d’assalto e svaligiati, scontri con le forze dell’ordine sugli Champs Elysées, una delle vie più frequentate e famose al mondo. Insomma, le scene di guerriglia urbana di sabato scorso hanno lasciato il segno, e i «gilet gialli» che hanno messo a ferro e fuoco le vie della capitale, non sembrano disposti a fermarsi. Neanche di fronte alle prime concessioni del governo Macron. Così la Prefettura di Parigi ha deciso di rinviare la partita del Psg che avrebbe dovuto affrontare alle 16 il Montpellier sabato, giorno della nuova adunata dei contestatori. Lo stesso ha fatto il prefetto di Tolosa per la gara delle 20 con il Lione. E c’è anche il rischio che tutta la giornata venga annullata, per gestire al meglio le manifestazioni previste in tutto il Paese.
DISPREZZO Scelta inevitabile a Parigi dove sabato scorso erano stati schierati 4600 tra gendarconcessioni mi e poliziotti. Ma non sono bastati per evitare la rivolta popolare. Anzi, le forze dell’ordine sono state spesso messe in difficoltà da gruppi di gilet gialli più aggressivi, cui si sono mischiati casseur arrivati dalle periferie e qualche black bloc. Vandali che hanno occupato pure l’Arco di Trionfo, sfondando un cordone di agenti, devastando così uno dei simboli della Nazione, danneggiando il museo dedicato ai caduti della Grande Guerra e spegnendo la fiamma del milite ignoto. Mentre nelle vie circostanti andava in scena il caos con negozi di lusso saccheggiati e auto incendiate tra barricate. Bilancio della giornata parigina: 133 feriti e 378 persone fermate. A Tolosa non è andata meglio. Il corteo di manifestanti è degenerato in scontri, provocando 57 feriti, di cui 48 agenti, e 16 individui sono finiti in caserma. Così si è preferito rinviare le due gare di Ligue 1. In particolare quella al Parco dei Principi, benché non fosse a rischio, ma che impegna di solito 150 agenti. E nonostante gli annunci del primo ministro, Philippe, che ha stabilito la moratoria di 6 mesi della tassa sui carburanti, che dal 1° gennaio sarebbe stata destinata a finanziare la transizione verso le energie rinnovabili, oltre che la sospensione della convergenza del prezzo di benzina e gasolio, e il congelamento delle bollette di gas. Misure che non soddisfano la base del movimento e i vari portavoce che le giudicano insufficienti, percependole come sprezzanti dell’élite al potere.
GUERRA Ma in un certo senso, Psg e Lione ci guadagnano pure, potendo risparmiare energie da focalizzare sugli impegni di Champions. Martedì i parigini sono attesi a Belgrado per convalidare con la Stella Rossa il passaggio agli ottavi. La squadra dell’emiro del Qatar può inoltre dare tutto il tempo a Neymar per recuperare dal leggero infortunio di domenica a Bordeaux. In ogni caso i campioni di Francia stasera giocano a Strasburgo. Tra i pali tocca di nuovo ad Areola, ma Buffon tornerà titolare in Europa, secondo il turnover: «Tra i due ha ribadito ieri Tuchel - non c’è gerarchia perché sono soddisfatto di entrambi. E poi Areola ha l’occasione di crescere con Gigi al suo fianco». Per l’Equipe però l’alternanza avrebbe bloccato la trattativa di rinnovo del francese, in scadenza a giugno. Come Rabiot, sempre più vicino all’addio, ma pure lui stasera in campo dal 1’. Il Lione invece non giocherà la gara con lo Shakhtar di mercoledì a Donetsk ma a Kiev. Ma i gilet gialli non c’entrano. L’Uefa ha voluto uno stadio più sicuro per i venti di guerra tra Ucraina e Russia.