La Gazzetta dello Sport

Cupra Ateca Un suv da 300 cavalli per iniziare la nuova era

● Motore due litri turbo, ruote aggressive da 19 pollici, super tenuta di strada: l’auto che lancia il marchio spagnolo ha un Dna da sportiva

- Maurizio Bertera BARCELLONA (SPAGNA)

Il logo ha un’aria tribale, con le due C incrociate e un colore ramato, che fa pure vintage e quindi è pure di moda. Con il lancio della Cupra Ateca, la storica versione sportiva di Seat - che ha portato a casa circa 60mila unità grazie a 17 modelli – si trasforma in un brand autonomo della Casa: il rapporto tra le due realtà cambia concettual­mente, tecnicamen­te e come detto anche visivament­e. E quella con il Suv di grande successo vuole essere solo l’inizio dell’avventura: il progetto prevede la realizzazi­one di sette modelli Cupra nei prossimi tre anni. Nel 2019 ci sarà spazio per le Cupra Arona e la nuova serie di Ibiza, l’anno seguente per due derivati dalla Leon - la tradiziona­le berlina e la station wagon ST – oltre a un inedito crossover. Auto che potranno contare anche sulla tecnologia ibrida plug-in orientata alle prestazion­i.

OBIETTIVO Luca De Meo, presidente e Ceo di Seat, non ha dubbi sull’impresa, anche perché porta l’esperienza e parte del management che ha fatto crescere Abarth quando lavorava in Fiat: «Cupra è un vero e proprio marchio “aspirazion­ale”, ci permetterà di portare all’interno della famiglia Seat tecnologie di livello superiore, come la guida autonoma, per poi farle scendere sui modelli più democratic­i – ha spiegato –. Inoltre, lasciateme­lo dire, vogliamo dimostrare che possiamo costruire anche noi auto “fiche” e venderle».

AGGRESSIVA Si parte quindi dalla Cupra Ateca – non potrebbe essere diversamen­te – che si fa notare per una caratteriz­zazione estetica spinta: il frontale è dominato dalla calandra e dalle enormi prese d’aria inferiori a nido d’ape e ogni dettaglio è rifinito in nero lucido, dagli specchi retrovisor­i alle cornici dei vetri fino alle barre sul tetto. Dietro non si possono non notare i quattro terminali di scarico e il diffusore, mentre a completare l’opera ci sono le aggressive ruote da 19 pollici. Missione riuscita, insomma. Per il motore, si è puntato sul 2.0 litri turbo benzina TSI da 300 Cv e 400 Nm. Di provata qualità, così efficiente ad assolvere il suo dovere che può quasi risultare noioso nella perfezione delle sue curve d’erogazione: potenza massima costante fra 5.300 e 6.500 giri, picco di coppia fisso fra 2.000 e 5.200 giri. Quasi una spinta da motore elettrico che all’atto pratico

● Il frontale della Cupra Ateca è dominato dalla calandra e dalle prese d’aria inferiori a nido d’ape; L’abitacolo offre spazio anche per 5 persone; ● Il modello ha trazione 4Drive con frizione Haldex consente alla lancetta del tachimetro di salire sempre con grande rapidità e soddisfazi­one del pilota. Jordi Gené - l’uomo Seat-Cupra della messa a punto – lo considera il punto di forza, insieme alla tenuta di strada. «E’ quella di una Leon, perché nonostante un baricentro più alto non si sente il rollio e permette di uscire rapidament­e dalle curve e riprendere il regime precedente. Non perde mai ritmo, in pratica». In effetti ci siamo resi conto di un’agilità per ora non riscontrab­ile nelle Suv di questa categoria. Si può andare forte, nel misto senza mai trovarsi in difficoltà. Merito anche della trasmissio­ne, che vede in campo l’eccellente accoppiata fra il cambio Dsg a 7 rapporti di ultima generazion­e e la trazione

4Drive con frizione Haldex, entrambi puntuali e rapidi nell’azione. Sulla guida intervengo­no i vari sistemi in equipaggia­mento, a partire dalla frenata automatica d’emergenza.

INTERNI L’abitacolo della Cupra Ateca offre spazio anche per 5 persone, grazie al tunnel centrale non troppo ingombrant­e: senza grossi sacrifici è possibile sedere in tre. Il posto di guida è rialzato come sull’Ateca e permette di dominare la strada, i sedili dai fianchetti profilati e altri particolar­i di tono sportivo regalano un’inedita dose di grinta: ci sono rivestimen­ti in Alcantara, la pedaliera in alluminio, i contorni delle bocchette di aerazione in nero lucido e i tappetini col logo Cupra. Il baule contiene sino a 485 litri con i sedili posteriori in posizione d’uso, una capacità più che valida per una famiglia, peccato non si possa avere l’utile divano scorrevole. Dimenticav­amo: oltre alla serena modalità Comfort il 4Drive prevede anche quelle Individual (personaliz­zabile), Snow, OffRoad e Cupra, non disponibil­e sulle Seat, che tiene il 2.0 TSI sempre al di sopra dei 2.000 giri e ritarda il passaggio da una marcia all’altra. Questa è la modalità che si apprezza di più.

TRAGUARDO

Il presidente di Seat Di Meo: «Pure noi sappiamo fare auto molto intriganti»

Questo è il primo di sette modelli che arriverann­o nei prossimi tre anni

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