Inter attacco ai marziani
Juventus e CR7 di un altro pianeta Ma Spalletti tenta lo sbarco su Marte con i gol di Icardi
●La sonda Nasa è arrivata sul Pianeta Rosso Stasera all’Allianz Stadium una partita stellare
Sky? DAZN? No, pare che le immagini di Juve-Inter questa sera verranno trasmesse direttamente da InSight, la sonda della Nasa atterrata su Marte il 26 novembre scorso. Perché il tema della partita è questo: gli uomini di Spalletti all’attacco dei marziani di Allegri. Tredici vittorie e un pareggio, già 8 punti sulla seconda, ma soprattutto una ricchezza di organico galattico, hanno certificato che la Juve, al momento, è di un altro pianeta. Impressione benedetta da un paio di prestazioni di Champions (Old Trafford, Mestalla). Anche spigolando nelle varie classifiche di Serie A, si scopre che i bianconeri sono quasi sempre in testa. Possesso palla? Prima Juve: 59%. Tiri in porta? Prima Juve: 6,5 a partita (media della altre 4,4). Marziani, appunto. E Cristiano Ronaldo, con i suoi 5 Palloni d’oro, le sue 5 Champions, i suoi numeri record e il suo fisico da laboratorio appare il più marziano di tutti. Ma non vuol dire che gli umani nerazzurri partano battuti. In fondo, la prima sonda che raggiunse Marte, Mariner 4, fu lanciata dalla Nasa nel‘64 con l’Inter campione d’Europa. Ma Spalletti non deve sbagliare passi sul Pianeta Rosso.
FERRO Marte appare rossastro per la grande presenza di ossido di ferro. Un risultato felice dell’Inter non può prescindere da una difesa di ferro. Skriniar e De Vrij dovranno riservare a CR7 il trattamento Keane, che a Wembley non tirò in porta. Per farci un’idea del volume di fuoco: Cristiano ha calciato verso la porta 71 volte, Icardi 25. Senza contare Mandzukic, Dybala... Allegri ha disarticolato i ruoli offensivi. Tutti vanno dappertutto. Impossibile fermare i marziani se non si difende da squadra. Ovunque.
FANTASCIENZA Nei molti film di fantascienza su Marte, i pionieri vengono accerchiati e catturati dalla moltitudine dei marziani. E’ ciò che rischia l’Inter a centrocampo. E’ qui che la Juve è molto più forte e stritola, grazie al contributo dei terzini che hanno qualità assolutamente superiore a quelli milanesi. Brozovic ha recapitato 879 passaggi. Gli altri nerazzurri stanno sotto i 400. Nella Juve, a parte gli 811 passaggi del regista Pjanic, troviamo Matuidi, Betancur, CR7, Dybala oltre 400. La Juve, da Cancelo in su, zampilla gioco ovunque. Difficile tappare tutte le falle. Nell’Inter se metti un tappo a Brozo, hai già chiuso gran parte del rubinetto creativo. Ma l’Inter su Marte non può permettersi di difendersi sol-
PUNTI CHIAVE La sfida nerazzurra: aiutare Brozovic a palleggiare dove la Juve è più forte
CR7 conclude di più, ma Icardi è più spietato. L’arma di Allegri: la panchina
tanto. Come ha spiegato Spalletti, servirà tenere palla e andare a prendere la Juve senza aspettarla. Attenzione, l’Inter è in grado di farlo. Ci sono statistiche non banali che lo dimostrano. Possesso palla? L’Inter ha lo stesso 59% della Juve. Baricentro medio? Juve 52,2 m, Inter 53,2 m. Quindi Spalletti in media sta più alto di Allegri e non palleggia di meno. La difficoltà è riuscire a confermare questi numeri nella bolgia dello Stadium, contro i marziani. Joao Mario e Vecino, ma anche Politano e Perisic dovranno soccorrere il palleggio di Brozovic per impedirgli di finire prigioniero.
CORAGGIO Anche alla vigilia di Barcellona-Inter, Spalletti promise possesso e aggressione. Non ci riuscì. La Juve, cresciuta nel suo ciclo d’oro, ormai sa essere se stessa ovunque. E’ pronta per la Champions. L’Inter è una squadra in formazione, deve ancora crescere in personalità e qualità di gioco (e di giocatori). Vincere a Torino la sparerebbe in orbi-
ta. Ma serve coraggio. Non si va nello spazio senza coraggio. Nel novembre 2012, Stramaccioni chiamò Palacio, Milito e Cassano nella sua stanza, in ritiro, e annunciò: «Domani giocherete tutti. Attaccheremo la Juve con tre punte». Lo guardarono come un matto, ma l’Inter sconfisse la Juve per la prima volta nel suo Stadium, dopo una striscia di 49 risultati utili. Però Perisic dovrà essere spietato come Milito e disposto a sgobbare come Palacio.
OSSIGENO I marziani sono più forti e favoriti, ma gli umani hanno le loro armi. L’atmosfera terrestre è composta di ossigeno al 20,9%. Su Marte si riduce allo 0,13%. Icardi sa farsela bastare. E’ abituato a vivere con poco. Dai suoi 71 gol Cristiano ha ricavato 10 gol, l’argentino, che ha punito spesso la Signora, 8 da 25. Significa che Mauro, più spietato, doppia CR7 in percentuale realizzativa: 32% contro 14%. Su Marte la forza di gravità è un terzo di quella terrestre: si salta meglio. Qual è la squadra che fa più cross in Serie A? L’Inter (22,9 a partita) non la Juve (19,9). Sulle palle alte Bonucci ha già avuto amnesie. Sui calci da fermo Spalletti muoverà Skriniar e De Vrij, le torri, come Mou mosse Fellaini.
PILOTI La panca è tutta per i marziani. Opzioni di scorta come Douglas Costa, Bernardeschi e Cuadrado, l’Inter non ce le ha. Allegri sa pilotare la Juve come Neil Armstrong l’ Apollo 11 quando saltò il computer e lo guidò manualmente sulla luna. Sa essere più freddo e più lucido. Ieri ha detto: «Conta di più la gara con lo Young Boys», perché ha fiutato troppa tensione. Spalletti ha i fili scoperti e di recente ha pasticciato coi cambi, fatti e non fatti. Ore 20.30: marziani contro umani. Partita stellare. Godiamocela.