Lampo Soriano, Edera la chiude Il Toro 2 non stecca: ora la Viola
●Mazzarri con le seconde linee strappa il pass agli ottavi dove trova la Fiorentina Il Südtirol torna a casa a testa alta e recrimina per il gol annullato a Turchetta sull’1-0
Eadesso la Fiorentina. Il Toro sperimentale varato per l’occasione da Mazzarri si libera non senza una certa fatica dell’ostacolo Südtirol, più alto di quanto si potesse immaginare, e la sua Coppa può entrare nella fase dei confronti diretti con formazioni di A. Come ha detto l’allenatore alla vigilia, la squadra è attrezzata per reggebre sui due fronti e perciò il trofeo italico dev’essere considerato un obbiettivo. Superando la Fiorentina, ci sarebbe la Roma: strada insomma piena di insidie.
A RIPOSO Naturalmente contro la Viola (metà gennaio) sia che si giochi in casa sia che si vada al Franchi (decide un sorteggio) il tecnico granata manderà in campo una formazione «vera». Ieri sera, contro una squadra di C (peraltro molto ben organizzata dall’ex granata Paolo Zanetti), WM si è potuto permettere di lasciare a riposo dieci di quelli che avevano battuto il Genoa. Decisione parsa giusta anche alla luce degli evidenti imbarazzi di gioco palesati dal Torino B, definiamolo così, che si è ritrovato assieme per la prima volta e di conseguenza ha molto stentato a organizzare la manovra e, ancora di più a finalizzarla.
ZAZA A SECCO Del resto col Milan alle porte e il derby sullo sfondo, risparmiare 90’ ai titolarissimi era inevitabile. E per gli equilibri di spogliatoio, se non offri una occasione a chi non gioca mai rischi di rovinare il clima, la compattezza. Certo, Mazzarri non poteva prevedere che fosse un autogol (tiro dal limite di Soriano, non irresistibile, deviato da Casale: portiere spiazzato) a trarre d’impaccio la sua squadra dopo 25’ di nulla assoluto in zona tiro. Però sono conseguenze assai frequenti quando una formazione viene stravolta.
I GUIZZI In tali circostanze bisogna far leva più sui guizzi dei singoli che su una manovra d’assieme. E nel secondo tempo, le azioni offensive sono state più numerose e insidiose. Grazie soprattutto a Berenguer, che ha cominciato a sfondare sulla fascia fino a che non ha trovato la percussione giusta perfezionata da un assist al bacio per il giovane Edera, diventato la spalla di Zaza dopo essere partito dietro l’unica punta granata. Il gol firmato da Edera ha chiuso le ostilità.
I RIMANDATI Sulla destra Parigini non è riuscito a concretizzare le sue rincorse, forse tradito dalla voglia di farsi ammirare. Nel mezzo sia Lukic che Soriano si sono adattati all’andamento lento: tutti da rivedere in un contesto più stimolante. E Zaza? Molto si è impegnato nei movimenti ma pochissima assistenza ha ricevuto e quindi non si può trarre un giudizio attendibile sulla sua candidatura per San Siro e Juve. Poteva essere la sua serata e non lo è stata ma un centravanti ha bisogno di munizioni per poter sparare in porta. Non le ha ricevute.
L’ex Villarreal >firma il suo primo gol in granata: «Da quanto tempo lo aspettavo»
QUI BOLZANO Gli ospiti hanno complicato le cose ai granata attraverso un assetto camaleontico (grazie al dinamismo di Fabbri lo schema variava in continuazione) e una condotta di gara tignosa e intelligente. Sulla loro partita ha pesato in modo importante una decisione sul filo dei centimetri presa dal guardalinee Soricaro, che ha pescato un fuorigioco sfuggito pure alla telecamera, annullando la rete del pareggio realizzata dal vivacissimo Turchetta. Classica situazione che la Var avrebbe risolto in pochi secondi. A consolare i bolzanini i complimenti di Mazzarri e gli applausi del popolo granata.
>Zaza si è impegnato molto ma non è riuscito a incidere: non è stata la sua notte