Bentornato Cesare Genoa, via Juric Preziosi ha deciso: tocca a Prandelli
●Decisiva l’eliminazione dalla Coppa Italia Nuova occasione per l’ex c.t. della Nazionale
Capolinea. Ivan Juric è stato esonerato ieri sera dal presidente Enrico Preziosi, che al posto del croato ha scelto un sostituto illustre come Cesare Prandelli. Fatale, per il tecnico croato, la rocambolesca eliminazione nel quarto turno di coppa Italia da parte dell’Entella, squadra di C, che si è imposta a sorpresa, ma con merito, sui rossoblù dopo i supplementari e ben sedici rigori. Prandelli sarà a Pegli già stamane, e nel pomeriggio dirigerà il suo primo allenamento con la squadra al «Pio XII». Domani, infine, è prevista la presentazione del nuovo allenatore rossoblù, il terzo di questa tormentata stagione.
DECISIONE Ma si tratta di un esonero, in realtà, già nell’aria da tempo. Il presidente Preziosi aveva deciso di richiamare Juric, richiamato ancora una volta sulla panchina del Grifone, dopo avere giudicato fallimentare la gestione della prima parte di stagione da parte di Davide Ballardini, a sua volta riconfermato alla fine della stagione scorsa, ed esonerato dopo il pari interno con il Parma, il 10 ottobre scorso. Prima di richiamare Juric, il numero 1 del Grifone aveva parlato a lungo con il tecnico croato, ottenendo da lui le risposte che cercava e decidendo, alla fine, per un suo reintegro. Nonostante una grande partenza con il pari strappato in casa della Juventus, il suo cammino si era però complicato subito. Il pari con l’Udinese, quindi 3 sconfitte di fila — con le due milanesi e il Napoli, e ben nove gol subìti — avevano fatto precipitare la situazione.
Il derby aveva ridato provvisoriamente ossigeno a Juric, ma Preziosi aveva pazientato anche dopo la sconfitta di Torino, maturata — si pensava — soprattutto per l’episodio dell’espulsione di Romulo nel primo tempo. E anche qui il presidente aveva valutato bene la situazione, decidendo di concedere ancora una possibilità al tecnico, domenica contro la Spal. Non ce n’è stato il tempo, perché la folle eliminazione di ieri sera al Ferraris nel derby ligure con l’Entella, ha messo la parola fine a una gestione non baciata dal destino, ma anche zeppa di errori. Gli ultimi, ieri sera, con la decisione di tenere in campo per 120 minuti Biraschi e Piatek, «titolarissimi» contro la squadra di Semplici, dopodomani a Marassi. Ma Preziosi ha investito tanto sulla squadra, e si aspettava risultati
ben diversi. Il numero uno del Grifone è uomo troppo navigato per capire che esiste un punto di non ritorno che bisogna evitare di raggiungere. E soprattutto, che nella vita talvolta è meglio avere al proprio fianco un condottiero fortunato, piuttosto che bravo ma con la malasorte addosso.
Preziosi e Juric si sono parlati ancora dopo il k.o. di Torino, e lo stesso croato aveva preso coscienza della situazione. A nulla, di fronte alle scelte di ieri sera e al modo in cui è maturata la sconfitta, è servita la mozione di fiducia dello spogliatoio, che in più situazioni proprio nelle ultime 48 ore aveva fatto blocco intorno all’allenatore. Tre punti in sette gare, con l’ignominia di ieri sera in Coppa Italia, hanno decretato la fine della storia.
Alle 21.35 di ieri Juric si è congedato quasi in lacrime dai suoi giocatori nello spogliatoio del Ferraris, mentre iniziava la lunga festa dell’Entella, in campo e fuori. Prandelli, che ritorna in A dopo otto anni, aveva lasciato la panchina dell’AlNasr negli Emirati Arabi nel gennaio scorso, avrà poco tempo per preparare la gara con la Spal. Lapadula, che ha di fatto condannato i rossoblù all’eliminazione sbagliando l’ultimo rigore, è stato onesto: «Mi assumo le mie responsabilità». Troppo tardi, game over. Oggi comincia un’altra storia.
Il tecnico croato si è congedato in lacrime negli spogliatoi. Inizia oggi l’era di Cesare con la prima seduta