Giaccherini fedele «Resto al Chievo anche in Serie B»
●«Ho un contratto fino al 2021 e ho sposato questa causa. La montagna da scalare è la più alta, ma ora abbiamo più coraggio e autostima» PARMA
L’alluce fa ancora male: «Non potete immaginare. Dopo 60-70 minuti di partita si fa sentire. Anche l’altra sera con il Cagliari». Emanuele Giaccherini lo spiega con la consueta sincerità. Sa che il Chievo ha bisogno di lui, che col Cagliari è stato il migliore. E ieri Giak è venuto a conoscere i ragazzi della squadra «For Special» della società. Sono venti, tutti con disabilità cognitive-relazionali che disputano il campionato di Quarta Categoria. Un progetto al quale il presidente Campedelli tiene tanto perché il suo Chievo è il primo club ad aver creato direttamente la squadra dei disabili. La prima squadra, invece, vuole correre a tutta per realizzare l’ennesimo miracolo. E’ un patto che i calciatori (ieri c’era anche Sergio Pellissier) hanno fatto a Veronello dove ora si respira un altro clima.
Giaccherini che idea si è fatto di Ventura?
«Ha stravolto tutto. E’ uno che fa calcio, ha idee giuste. E infatti stavamo prendendo forma. Abbiamo sposato la sua causa ma dopo la gara col Bologna ci ha spiazzati andandosene via».
Ora come va con Di Carlo?
«E’ un martello. Ci dà degli input, chiede il cento per cento. Ma è aumentata l’autostima, il coraggio. Io non lo conoscevo, l’avevo solo affrontato da avversario. Ma ha fatto un bel lavoro sulla nostra testa e ha concepito tutto con una sola regola base: la semplicità. Per lui conta il gruppo».
Lei come preferisce giocare? Sta agendo un po’ da mezzala e un po’ da trequartista.
«L’allenatore, sapendo che sono duttile, mi ha chiesto dove preferisco, io posso fare anche l’esterno, ma con questo modulo (4-3-1-2) va bene così, posso agire da mezzala e dietro le punte. Che hanno bisogno di sostegno».
A cominciare da Pellissier che è tornato ad alti livelli.
«Sergio aveva bisogno di ritro- 20 PUNTI
4-3-3 vare la fiducia di un allenatore che ora ha. Non lo scopro io, ha fatto 110 gol in A. E’ un trascinatore, un leader, ma io credo che a livello di attaccanti siamo messi bene».
La salvezza è possibile?
UDALI
Va scalata una montagna e stavolta è la più alta che c’è. Una situazione così non l’avevo mai vissuta. Ma non è disperata, dobbiamo fare una serie di risultati utili»
Ma lei, Giaccherini, resta Chievo anche in caso di B? al
«Sapete che ho fatto una scelta. Io fino al 2021 sto qui e allora avrò 36 anni. Se serve che resti ancora se ne può parlare. L’importante, ora, è che passi questo fastidio all’alluce».