La Gazzetta dello Sport

Giaccherin­i fedele «Resto al Chievo anche in Serie B»

●«Ho un contratto fino al 2021 e ho sposato questa causa. La montagna da scalare è la più alta, ma ora abbiamo più coraggio e autostima» PARMA

- Francesco Velluzzi INVIATO A CALMASINO (VERONA)

L’alluce fa ancora male: «Non potete immaginare. Dopo 60-70 minuti di partita si fa sentire. Anche l’altra sera con il Cagliari». Emanuele Giaccherin­i lo spiega con la consueta sincerità. Sa che il Chievo ha bisogno di lui, che col Cagliari è stato il migliore. E ieri Giak è venuto a conoscere i ragazzi della squadra «For Special» della società. Sono venti, tutti con disabilità cognitive-relazional­i che disputano il campionato di Quarta Categoria. Un progetto al quale il presidente Campedelli tiene tanto perché il suo Chievo è il primo club ad aver creato direttamen­te la squadra dei disabili. La prima squadra, invece, vuole correre a tutta per realizzare l’ennesimo miracolo. E’ un patto che i calciatori (ieri c’era anche Sergio Pellissier) hanno fatto a Veronello dove ora si respira un altro clima.

Giaccherin­i che idea si è fatto di Ventura?

«Ha stravolto tutto. E’ uno che fa calcio, ha idee giuste. E infatti stavamo prendendo forma. Abbiamo sposato la sua causa ma dopo la gara col Bologna ci ha spiazzati andandosen­e via».

Ora come va con Di Carlo?

«E’ un martello. Ci dà degli input, chiede il cento per cento. Ma è aumentata l’autostima, il coraggio. Io non lo conoscevo, l’avevo solo affrontato da avversario. Ma ha fatto un bel lavoro sulla nostra testa e ha concepito tutto con una sola regola base: la semplicità. Per lui conta il gruppo».

Lei come preferisce giocare? Sta agendo un po’ da mezzala e un po’ da trequartis­ta.

«L’allenatore, sapendo che sono duttile, mi ha chiesto dove preferisco, io posso fare anche l’esterno, ma con questo modulo (4-3-1-2) va bene così, posso agire da mezzala e dietro le punte. Che hanno bisogno di sostegno».

A cominciare da Pellissier che è tornato ad alti livelli.

«Sergio aveva bisogno di ritro- 20 PUNTI

4-3-3 vare la fiducia di un allenatore che ora ha. Non lo scopro io, ha fatto 110 gol in A. E’ un trascinato­re, un leader, ma io credo che a livello di attaccanti siamo messi bene».

La salvezza è possibile?

UDALI

Va scalata una montagna e stavolta è la più alta che c’è. Una situazione così non l’avevo mai vissuta. Ma non è disperata, dobbiamo fare una serie di risultati utili»

Ma lei, Giaccherin­i, resta Chievo anche in caso di B? al

«Sapete che ho fatto una scelta. Io fino al 2021 sto qui e allora avrò 36 anni. Se serve che resti ancora se ne può parlare. L’importante, ora, è che passi questo fastidio all’alluce».

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LAPRESSE Emanuele Giaccherin­i, 33 anni, è arrivato al Chievo a gennaio
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La squadra del Chievo con i giocatori della Quarta Categoria

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