Matri, il dodicesimo uomo del Sassuolo
●Mai titolare in A, ma De Zerbi lo coccola: «Esempio». E chissà che da ex con la Fiorentina non parta dal 1’
Comunque vada, domenica prossima la Fiorentina si troverà a battagliare contro un ex. Cresciuto o diventato viola, quindi Babacar o lui, Alessandro Matri, quello che «per tutti deve essere un esempio», diceva De Zerbi subito dopo la sudata pericolosa fatta contro il Catania. Matrix è la personificazione del dodicesimo uomo: solitamente il numero 9 lo fanno Boateng (ai box per infortunio) o Babacar, poi quando la situazione si fa difficile, estrema o addirittura rischiosa ecco lui, volto da ragazzino e con sempre il gol in canna. O comunque con movimenti esperti propedeutici a qualcosa di buono.
MAI ALLA VIOLA Mercoledì scorso, Matri ha giocato quasi tutta la gara contro il Catania: un gol e il 2-1 provocato, ed è lì che il suo tecnico lo ha pubblicamente elogiato perché avere uno che - da riserva - finisce per dare tutto quando è chiamato sul campo non è roba sempre usuale. «Un vero esempio da seguire per i giovani», ha ricordato De Zerbi che nel contempo ha puntualizzato sulla scarsa adrenalina di certi giocatori proprio nel quarto turno di Coppa Italia. Ma Matri no: lui dà tutto, da ex ciclista ogni salita non lo fiacca. Alessandro ha vestito una marea di maglie, da quando è al Sassuolo ha la numero 10 ma proprio con i neroverdi non ha mai segnato alla Fiorentina. Segnò ai viola con la maglia della Juve (e viceversa) ma non gli è ancora capitano in Emilia. Motivo in più per vedere la porta di Lafont. «Io titolare - dice Matrix -? Sono abituato a cercare di conquistarmi un posto sul campo. Quando il tecnico mi chiama in causa cerco di dare il massimo, a volte mi va bene, a volte no. La scelta spetta a lui».
SCADENZA E RICHIESTE Fino a ora Alessandro Matri non è mai sceso in campo dal 1’. Sei subentri (e un gol alla Spal, 3’ dopo l’ingresso) ma mai la gioia di sentire sul campo il fischio d’inizio. De Zerbi lo stima infinitamente, sa di poter contare su di lui in ogni caso - che sia di gestione o di rincorsa della gara - ma non c’è dubbio che lo stesso Alessandro a 34 anni senta che l’apprezzamento arriva anche da altrove. Matri sta perfettamente a Sassuolo, è conquistato dal tecnico, assieme a Federica Nargi sta attendendo la nascita del secondogenito, poche ore prima di andare in ritiro per la gara di Coppa Italia la stessa Federica ha postato un video tenerissimo in cui la primogenita Sofia non avrebbe mai voluto veder andare via il suo papà: insomma, Matri a Sassuolo è nel suo. Il però è rappresentato dalle sempre più insistenti voci che lo vorrebbero nel mirino di almeno due squadre. «Cosa farò a gennaio - dice il bomber -? Abbiamo un po’ di vacanze, quindi credo che andrò in
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Ale e il mercato: «Io via a gennaio? Sì, credo che andrò in montagna»
montagna...». Elusione da esperto, ma ci sono da considerare due aspetti: il suo contratto è in scadenza nel giugno del 2019; Empoli, Udinese e non solo hanno cominciato a pensare a lui come chiodo anti-scivolo. Matri attende: lui sa essere il cambio che può cambiare.