La Gazzetta dello Sport

Spalletti amaro: «Fatto buon calcio però troppi errori»

●«L’Inter doveva essere più costante, loro fanno tutto perfetto. Politano out? Serviva più palleggio»

- Davide Stoppini INVIATO A TORINO

Metti in serie: la sconfitta numero 20 della carriera a Torino, il palo di Gagliardin­i, il gol fallito e la sostituzio­ne di Politano, il meno 14 in classifica dalla Juventus, dentro una prestazion­e globale che non può esser giudicata in maniera negativa. Luciano Spalletti dice «non dormirò fino a sabato prossimo, le notti sono per voi». E magari ad Appiano non farà dormire qualche suo giocatore, che dopo la sconfitta rimprovera così: «Abbiamo giocato un buonissimo calcio, è vero. Ma non si riesce mai ad essere costanti per tutta la partita. Non siamo riusciti a leggere bene alcune situazioni. Abbiamo concesso troppi palloni in uscita quando il pallone ce l’avevamo noi. Alcune letture individual­i sono state approssima­tive. Poi c’è la leggerezza, c’è quello che parla...». Il riferiment­o è a Joao Mario, distratto nonostante il richiamo dalla panchina in occasione dell’azione da cui è nato il gol. Spalletti calca la mano sull’episodio: «Eravamo schierati, è una disattenzi­one grave, il giocatore stava parlando dell’azione precedente. Proprio per questo lo stavo richiamand­o, loro hanno preso il vantaggio e hanno fatto gol. Mai abbassare la tensione, altrimenti poi non recuperi più la situazione».

NERVOSISMI Sistemato Joao Mario, Spalletti prova a spiegare il discusso cambio di Politano, fino lì uno dei migliori: «Ho un’altra partita martedì (il Psv, ndr), lui è uno di quelli che in due partite ravvicinat­e fa fatica a recuperare. E poi a quel punto le palle gol ci erano già capitate, una proprio sui piedi di Politano... quante volete che ce ne capitino contro la Juve? Il serbatoio era pieno e io avevo paura di prendere gol, così ho messo in mezzo Borja Valero e allargato Joao Mario. Dite che ho sbagliato il cambio? Ok, l’ho sbagliato, così siete contenti... ma siccome ne so più di voi, resto convinto delle mie scelte». Nervosismo andante, alla vigilia di una partita di Champions che diventa chiave, nono solo per il passaggio del turno. «Nainggolan recupera? Non ci sono possibilit­à», aggiunge Spalletti. E ancora: «Incredibil­e come non si riesca a mantenere il livello costante di cazzimma. Ultimo mese negativo? Alla fine tireremo le somme. Può darsi che debba cambiare strada. Ma più realistica­mente credo di no, per il momento si continua così, secondo me siamo sulla strada giusta». Su Vecino il tecnico svela: «Ha accusato un problemino muscolare, era rischioso farlo giocare. Il medico mi ha suggerito di lasciarlo a risposo così da recuperarl­o per martedì». In generale resta la sensazione di un’occasione sprecata: «Per larghi tratti abbiamo fatto anche bene, ma se non sei continuo contro squadre così alla fine paghi. Icardi non ha tirato? Per me è stato più bravo di altre volte in appoggio, creando la superiorit­à numerica». È servito a poco.

VECINO? HA AVUTO UN PROBLEMINO MUSCOLARE E NON L’HO RISCHIATO

LUCIANO SPALLETTI ALLENATORE INTER

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