Lazio, c’è serial Ciro per uscire dalla crisi
●I gol di Immobile per ripartire: finora hanno già fruttato 57 punti
Ileader si riconoscono nei momenti difficili. Quello della Lazio indubbiamente lo è. E allora, per superarlo, l’ambiente biancoceleste si aggrappa ai suoi uomini più rappresentativi. Uno, in particolare. Quello che, da due anni e mezzo a questa parte, quasi sempre toglie le castagne dal fuoco. Con i suoi gol innanzitutto. Ma anche con la carica e il carisma che solo i leader possono esibire.
CUORE DI CIRO Immobile non ha mai smesso di esserlo, un leader. Nei passaggi delicati le sue parole sono sempre state fondamentali. Quelle «pubbliche», diffuse via social, e ancor di più quelle «private», pronunciate nel chiuso dello spogliatoio. Le une e le altre sono risuonate pure in questi giorni di clausura. Delle prime c’è traccia su Instagram da giovedì sera, quando la comitiva laziale (giocatori, tecnici, dirigenti) ha momentaneamente lasciato il centro sportivo per andare a cenare in un ristorante. Ciro ha postato la foto della squadra al completo, aggiungendo una didascalia efficace nella sua sintesi: «C’è chi sussurra che siamo spaccati, ma non vedo crepe». Delle altre parole, quelle pronunciate all’interno dello spogliatoio, non c’è ovviamente traccia ufficiale. Ufficiosa sì, però. E sono state frasi pesanti, tese a promuovere una assunzione di responsabilità a livello collettivo. Ciro, del resto, lo aveva anticipato nel dopopartita del Bentegodi: «Ora è necessario che facciamo tutti un bell’esame di coscienza». Cosa puntualmente avvenuta in questi giorni. Durante i quali Immobile è stato anche vittima di uno scherzo al telefono dell’emittente radiofonica RDS (gli contestavano la patente scaduta).
NUOVI RECORD La sfida con la Samp, stasera all’Olimpico, sarà il termometro che misurerà se e in che modo la febbre laziale è passata. Dopo tante parole, Immobile vuole ora parlare con i fatti. Che, nel suo caso, sono essenzialmente i gol. Inzaghi e la Lazio ne hanno tanto bisogno per archiviare bene la settimana più delicata dell’ultimo periodo. Ciro, come sempre, è pronto a fare la sua parte. Alla Sampdoria ha già segnato 7 gol, è una delle sue vittime preferite. Ne ha realizzati di più (8) soltanto al Genoa e al Verona. Precedenti incoraggianti anche per abbattere un altro muro a livello personale. Con la rete segnata domenica al Bentegodi, Immobile è salito a quota 77 reti in maglia biancoceleste, una sola in meno di Aldo Puccinelli che – a 78 gol – occupa il sesto posto nella classifica all time dei marcatori laziali. Posizione più che mai nel mirino di Ciro che sta scalando questa graduatoria con una costanza disarmante. Reti, le sue, seriali e pesanti. Nei quasi due anni e mezzo in biancoceleste le 61 marcature di Immobile in campionato hanno fruttato alla Lazio ben 57 punti (25 il primo anno, 22 il secondo, 10 quest’anno). Numeri che spiegano meglio di ogni altra cosa perché, nel momento del bisogno, alla Lazio tutti si girano cercando Ciro.
LEADER L’attaccante è stato tra i più attivi a riportare il sereno durante il ritiro: «Nessuna crepa tra noi, rialziamoci»