La Gazzetta dello Sport

Sì, Pescara sogna

Regali e cinismo: Pillon torna primo Giù il muro Carpi

- Matteo Pierelli INVIATO A PESCARA

●Un’autorete e un contropied­e di Mancuso fatali per Castori. Agli emiliani non basta il bunker

Ha un sapore particolar­e l’esultanza in mezzo al campo dei giocatori del Pescara, perché all’Adriatico c’è la sensazione che sia successo qualcosa di importante: quella di ieri contro il Carpi potrebbe essere stata la partita della svolta. Più che i tre punti, comunque importanti­ssimi e che permettono agli abruzzesi di agganciare il Palermo in vetta alla classifica (in attesa delle altre partite), è la voglia di reagire e di lottare mostrata dalla squadra di Pillon a far sperare di nuovo i suoi tifosi. Certo, è servita una clamorosa autorete di Mbaye a un quarto d’ora dalla fine e un gol in contropied­e nel finale di Mancuso a risolvere la gara, però il Pescara ce l’ha fatta e questo alla fine è quello che conta.

FORTINO ADRIATICO E comunque la squadra di Pillon, vista la scarsa vena, si è messa lì e ha lottato su ogni pallone, con umiltà. Ed è stata premiata. La reazione al periodo buio c’è stata e così all’Adriatico è arrivata la sesta delle sette vittorie ottenute in questa stagione. I biancazzur­ri sono tornati a fare il pieno di punti dopo un mese (non vincevano dalla gara con il Lecce). E non era scontato, perché il Carpi sulla carta non era l’ideale da affrontare per una formazione come quella di Pillon, che ama poco fare la partita contro avversari chiusi a doppia mandata.

PESCARA BLOCCATO La partita è cominciata dopo il minuto di raccoglime­nto per la scomparsa di Gigi Radice. Quattro novità per parte rispetto all’ultimo impegno: Balzano, Scognamigl­io, Memushaj e Monachello per i padroni di casa, Piscitelli (ingaggiato in settimana e subito tra i pali), Sabbione, Di Noia e Arrighini per gli ospiti. Che per poco non sono rimasti in dieci dopo neanche un minuto: Sabbione ha rischiato il rosso (arriverà solo

il giallo) per una gomitata a Del Grosso. La missione di Castori è stata chiara fin dall’inizio: bloccare la fonte di gioco del Pescara, ovvero Gaston Brugman. L’operazione all’inizio è riuscita perché Di Noia e Mbaye si fiondavano sull’uruguaiano, appena prendeva palla. E così la squadra di Pillon ha tentato di sfondare sulle fasce, da dove è arrivata l’occasione più pericolosa per i padroni di casa. Ma Marras, imbeccato da una gran palla di Melegoni dopo

20 minuti, non è riuscito a sorprender­e Piscitelli, bravo a chiudergli lo specchio in uscita. Sembrava l’episodio in grado di far uscire dal torpore il Pescara, invece la grande chance l’ha avuta il Carpi con Arrighini che di un soffio non è riuscito ad arrivare sul tiro cross di Sabbione.

DECIDE UN’AUTORETE Anche l’inizio della ripresa ha visto il Pescara un po’ compassato. Brugman, che continua la convivenza con problemi fisici, non era molto ispirato e tutta la squadra ne ha risentito. E così la partita è stata decisa alla mezzora della ripresa dall’autorete di Mbaye su calcio d’angolo, dopo l’uscita a vuoto di Piscitelli, arrivato a Carpi solo in settimana vista l’emergenza portieri. A quel punto Castori ha cercato di correre ai ripari con gli inseriment­i di Piscitella e Machach ma la gara era ormai compromess­a. Anzi, nel finale è arrivata anche la rete in contropied­e di Leonardo Mancuso che è tornato al gol (sono 8 nel torneo). E così il Pescara ha trovato un motivo in più per sorridere.

LA PARTITA Brugman non al top e asfissiato dal pressing, decisivo un errore di Mbaye

Standing ovation dell’Adriatico: per i biancazzur­ri vittoria di carattere

 ??  ?? ● 1 Si lotta per la palla tra Gaetano Monachello, 24 anni, e Alessio Sabbione, 26 ● 2 Leonardo Mancuso, 26, ha appena calciato verso la porta il pallone che vale il definitivo 2-0 ● 3 La gioia del Pescara alla fine della partita. La squadra di Pillon ha agganciato in vetta il Palermo e per una notte si gode il primato 3 IPP-LAPRESSE
● 1 Si lotta per la palla tra Gaetano Monachello, 24 anni, e Alessio Sabbione, 26 ● 2 Leonardo Mancuso, 26, ha appena calciato verso la porta il pallone che vale il definitivo 2-0 ● 3 La gioia del Pescara alla fine della partita. La squadra di Pillon ha agganciato in vetta il Palermo e per una notte si gode il primato 3 IPP-LAPRESSE
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