La Gazzetta dello Sport

Rino: «Lucas? Lo aspetto Per il 4° posto firmerei ora: c’è aria nuova»

●●attuso: «Dopo gli infortuni ci siamo compattati, con questa voglia tutto è possibile»

- Stefano Cantalupi INVIATO A MILANELLO (VARESE)

Per il popolo rossonero oggi sarà «Paquetime», il giorno di Lucas Paquetà. Ma il calendario di Rino Gattuso segue altri riti: il tecnico rossonero intende aspettare gennaio per brindare all’arrivo del brasiliano, «perché prima l’acquisto va ufficializ­zato». A chi gli chiede un commento sul giocatore, alla vigilia di Milan-Torino, Rino risponde di «annotarsi le domande e riproporle tra qualche settimana, quando Lucas farà parte della rosa. Questo suo primo contatto con l’Italia servirà per vedere Milanello, fare dei test e cercare casa».

NIENTE MONTELLA Testa rivolta solo al presente, allora. Focalizzat­a sui granata di Mazzarri, che si presentano a San Siro «così in alto in classifica non per caso. Il Toro è una squadra tecnica, fisica e ben allenata». Per affrontare l’impegno nel modo giusto è vietato distrarsi col futuro, ma anche col passato. Con le polemiche innescate dall’intervista di Vincenzo Montella alla Gazzetta, per esempio. Il tecnico rossonero sceglie di non replicare a chi l’ha preceduto in panchina, limitandos­i ad augurargli «ogni bene e un pronto rientro al lavoro». Le munizioni vanno risparmiat­e, è il pensiero di Gattuso, perché la guerra - intesa come l’insieme delle battaglie sportive che portano alla qualificaz­ione Champions - è lunga. «Avevo una sola cartuccia e l’ho già sparata, non posso rispondere tutti i giorni agli attacchi», spiega Rino. Si riferisce al duello verbale col vicepremie­r Matteo Salvini dopo Lazio-Milan, dove respinse le critiche al mittente. Non ci sarà un bis per Montella, perché ogni energia mentale ora va spesa per centrare il quarto posto, con un occhio puntato sul terzo.

INTER VICINA Portarsi a un solo punto di distanza dai rivali cittadini è una possibilit­à suggestiva, ma Gattuso è molto chiaro, quando viene pronunciat­a la parola «Inter»: «Sorpassarl­a non è un obiettivo a cui penso, metterei una firma grande come un tavolo per chiudere il campionato al quarto posto dietro a Spalletti. Ho visto Juve-Inter ma non ho gufato». Troppo importante il ritorno in Champions per baloccarsi con pensieri di derby, ma la concretezz­a non è un limite ai sogni: «C’è aria nuova a Milanello, da qualche tempo - osserva Rino, ribadendo la sensazione di una svolta avvenuta -. Come ho già avuto modo di constatare, l’emergenza infortuni ha compattato il gruppo. Con questa voglia e disponibil­ità, nel calcio tutto può succedere».

L’ASCESA DI BAKAYOKO Il salto di qualità definitivo passa anche per il rendimento di Paquetà e per un eventuale ritorno di Ibrahimovi­c («non mi risultato frenate, ma sono domande da fare a Leonardo, Maldini e Gazidis»). Prima ancora, però, il volo si può spiccare ottenendo il massimo anche da chi non ha ancora espresso tutto il potenziale. Come Calhanoglu: «Hakan lo sa, può fare di più - è l’incitament­o dell’allenatore -, ma devo ringraziar­lo per le partite che ha giocato nonostante i guai fisici». Gli elogi a Bakayoko, ripetuti anche ieri, sono un’altra costante delle ultime settimane, sebbene il riscatto del francese dal Chelsea non dipenda da Rino («non faccio il contabile, io devo solo metterlo in campo», taglia corto).

BORINI OUT Chi il campo non lo vedrà, almeno oggi, è Fabio Borini, non convocato per via di una caviglia in disordine. Vicini al rientro, invece, Romagnoli e Musacchio, con l’argentino «avanti di 4-5 giorni rispetto ad Alessio, entrambi hanno ripreso a correre». Servono anche loro per competere al vertice, e restarci. «Perché non abbiamo ancora fatto nulla», ricorda Rino. Come Paquetà, che però solletica già le fantasie dei tifosi del Diavolo.

 ?? ANSA ?? Rino Gattuso, 40 anni, è alla seconda stagione al Milan
ANSA Rino Gattuso, 40 anni, è alla seconda stagione al Milan

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy