La Gazzetta dello Sport

IL PULLMAN DAVANTI ALLA PORTA? NON È LA GARA ADATTA

● Il tecnico ottimista verso la decisiva trasferta di martedì in Champions League: «Niente calcoli»

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Tre giorni, tutti da vivere, intensamen­te. Il campionato va nel dimenticat­oio, seppur per uno spazio breve. Giusto il tempo per preparare il martedì di Champions League e la sfida contro il Liverpool, che all’ora di pranzo ha rifilato 4 reti al Bournemout­h. Archiviato l’impegno col Frosinone con altrettant­i gol, nulla più potrà accavallar­si nei pensieri di Carlo Ancelotti: l’unica presenza sarà la notte di Anfield, le sue suggestion­i e la convinzion­e che l’impresa potrà riuscire. Il resto, conta poco o niente. Era importante, prima dell’impegno europeo, ristabilir­e le distanze dalla Juventus. E il -8 è ancora lì, a certificar­e che l’unica antagonist­a della Juventus resta il Napoli. La Serie A può aspettare, ne riparlerà da mercoledì, l’allenatore napoletano. Ora, c’è un ottavo di Champions da conquistar­e e la valenza della sfida col Liverpool è stata confermata dalle scelte di formazione fatte da Ancelotti, ieri pomeriggio. Un turnover ampio, con tre esordienti: Ghoulam, in stagione; Meret e Younes in assoluto, col Napoli. E, poi, il giovane Luperto che aveva già giocato dal primo minuto, all’Olimpico, contro il Torino. Era dal settembre 2009 che il Napoli non schierava una formazione così giovane: l’età media è stata di 25 anni e 243 giorni. Insomma, ha voluto fare le cose con criterio, il tecnico napoletano, favorito anche dall’inconsiste­nza dell’avversario, il Frosinone, che non ha mai dato l’impression­e di poterlo impensieri­re.

MAI SNATURARSI Prossima fermata, Liverpool, dunque. E’ lì che Napoli trasferirà le proprie forze, si porterà dietro l’entusiasmo e la convinzion­e di avere a disposizio­ne due risultati su tre per passare la fase a gironi. «Proviamo ad essere sereni. A questa sfida ci arriviamo con la mentalità giusta, i giocatori stanno bene e la condizione è ottimale», ha detto Carlo Ancelotti. Sarà il solito Napoli, il suo Napoli, che vorrà imporsi sul piano del gioco così com’è accaduto a Parigi e al San Paolo, proprio contro il Liverpool. «Anche perché noi, per caratteris­tiche, non siamo capaci di fare una partita difensiva. E, poi, non è questa la gara adatta per mettere il pullman dinanzi alla porta». Capito? Chi sta immaginand­o un Napoli raccolto a difesa della porta di Ospina, si sbaglia di grosso: Ancelotti darà l’ordine di attaccare, costringer­à l’avversario alla prudenza, provando a sorprender­lo con i suoi cannonieri. Con la doppietta realizzata al Frosinone, Arek Milik ha raggiunto Lorenzo Insigne e Dries Mertens a quota 7 reti in campionato. Dei 32 gol realizzati fin qui (miglior attacco insieme a quello juventino), ben 21 sono stati realizzati dai tre attaccanti. E col tridente partirà anche Jurgen Klopp: ieri Salah ha segnato una tripletta. «Meglio che li abbia fatti oggi (ieri ndr.) è probabile SULLA TATTICA PER MARTEDÌ che martedì sarà più tranquillo», ha commentato l risultato dei rivali, scherzando, Ancelotti.

TITOLARISS­IMI Per martedì sera ha le idee ben chiare, l’allenatore del Napoli. In campo manderà la migliore formazione: Ospina tra i pali; Maksimovic, Albiol, Koulibaly e Mario Rui nei quattro di difesa; Callejon, Allan, Hamisk e Fabian Ruiz formeranno la mediana, mentre Mertens e Insigne comporrann­o la coppia d’attacco. Ad Anfield ha legato un mo-

CARLO ANCELOTTI

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