La Gazzetta dello Sport

Turbo Ounas Da dimenticat­o ad alternativ­a di Callejon

● Sulla fascia Adam dà il massimo Prima Josè era un intoccabil­e

- Gianluca Monti NAPOLI

Adam Ounas lo scorso anno non aveva mai giocato titolare in campionato. Quest’anno invece è partito già tre volte dall’inizio in Serie A e ha realizzato due reti. Inutile arrovellar­si in paragoni tra la vecchia gestione tecnica e quella attuale: è cambiato il Napoli ed è cambiato anche Ounas, sicurament­e più libero di mostrare il suo talento. Lo ha fatto in tre ruoli diversi, così come piace a Carlo Ancelotti che ne apprezza la duttilità oltre qualità. Contro il Sassuolo, infatti, l’algerino era stato schierato da seconda punta e aveva sbloccato la partita, contro il Chievo a sinistra aveva invece fatto molta fatica e infine ieri contro il Frosinone, da ala destra, ha sfoderato una grande prestazion­e. «Quella posizione lo agevola - ha spiegato Ancelotti -, certo stavolta ha fatto davvero molto bene».

PORTA FORTUNATA È lì, sulla fascia, che Adam dà il massimo. È lì che Cristiano Giuntoli lo ha immaginato sin dal giorno in cui lo ha prelevato dal Bordeaux per portarlo in maglia azzurra. Se non avesse avuto davanti Callejon, avrebbe trovato maggiore spazio anche lo scorso anno ma José per Sarri era intoccabil­e e così Ounas, che tatticamen­te può ancora migliorare ma è dotato di tanto spirito di sacrificio, ha dovuto mordere il freno. Ancelotti gli ha dato fiducia sin dal ritiro e poi lo ha definitiva­mente promosso quando a Genova, contro la Sampdoria, ha provato da solo a ribaltare quella partita entrando dalla panchina. Si è capito, quel giorno, che quando può rientrare sul piede preferito, il mancino, Ounas punta l’area avversaria e si esalta. Contro il Frosinone, in tal senso, è arrivata sempliceme­nte una conferma: «Quella porta evidenteme­nte mi dà una... mano, anche contro il Sassuolo avevo segnato sotto la Curva A», ha scherzato Adam.

L’AMICO SPECIALE Due reti, o due tiri mancini se preferite, di potenza e di qualità, armi che Ounas può sfoderare ora che mentalment­e si sente coinvolto e sereno. Nella passata stagione è stato a lungo a guardare e si è intristito. Il punto più basso nel match di Coppa Italia contro l’Atalanta. A tenerne alto il morale in quei giorni difficili è stato il connaziona­le Faouzi Ghoulam, per il quale ieri Adam è stato particolar­mente felice. I due sono molto legati anche per via di una carriera quasi parallela. Sono transitati dalla Ligue 1 e poi hanno scelto Napoli per consacrars­i. Ghoulam si era infortunat­o con il City in Champions, a Manchester - sempre contro la squadra di Guardiola - aveva esordito in Champions invece Ounas. Martedì tornerà in Inghilterr­a per sfidare quel Salah cui sotto certi aspetti fa il verso e chissà che a gara in corso non possa tornare molto utile.

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Adam Ounas, 22 anni, punta, secondo anno al Napoli ANSA

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