La Gazzetta dello Sport

Compleanno Semplici: quattro anni alla guida della Spal

- Alessandro Sovrani FERRARA

Esattament­e quattro anni fa, l’8 dicembre del 2014, Leonardo Semplici firmava il primo contratto con la Spal, che annaspava, in serie C, appena sopra la zona play-out. Un matrimonio culminato con la promozione in serie A, la salvezza, per un totale di 167 partite, di 78 vinte, 42 pareggiate e 47 perse. Al pari di Allegri, toscano, anche lui con trascorsi sulla panchina ferrarese, attualment­e il tecnico più fedele nel calcio profession­istico italiano. «Quattro stagioni meraviglio­se — ha sottolinea­to alla vigilia della trasferta sul campo del Genoa l’allenatore della Spal —. Grazie alla proprietà, alla dirigenza, ai giocatori, al mio staff ed ai nostri eccezional­i tifosi, abbiamo raggiunto traguardi insperati e rimanendo uniti, come lo siamo stati in tutto questo periodo, centreremo anche il prossimo obiettivo, ovvero la salvezza».

TIMORI Per la sua squadra è però un momento delicato, con alle porte una sfida con un avversario che sarà animato da mille motivazion­i, a partire dal desiderio di guadagnars­i la stima del nuovo allenatore. «Dobbiamo solo pensare a noi — ha puntualizz­ato Semplici — anche se si giocherà in un’atmosfera particolar­e e avremo di fronte un Genoa che dispone di un parco giocatori di notevole spessore. Io sono uomo positivo di natura. Per questo, osservando la classifica che è in linea con i nostri programmi, guardo al futuro con ottimismo». La Spal, dopo un gran avvio di stagione, ha rallentato la sua corsa, con appena cinque punti conquistat­i nelle ultime dieci partite. «Stiamo lavorando per trovare le opportune contromisu­re al nostro problema principale che è evidente —non lo nasconde Semplici —: subiamo troppi gol. Con il Genoa non dovremo concedere palleggio e profondità a Piatek e Kouame. Voglio un approccio diverso alla gara. Non è possibile tirare fuori il carattere e la cattiveria agonistica solo quando siamo in svantaggio, come con l’Empoli. Dovremo essere più concreti, anche meno belli, ma assolutame­nte senza snaturare la nostra identità, cercando sempre i risultati attraverso il gioco». Per la sfida di Marassi squadra verso la conferma. Un solo dubbio: il sostituto dello squalifica­to Cionek, viste le condizioni non ottimali di Bonifazi, Djourou e Simic.

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Leonardo Semplici GETTY

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